Dovrebbe essere oggi il giorno decisivo per il nuovo Dpcm che disegnerà l’Italia dal 16 gennaio. Nonostante la crisi di governo in atto, nel Cdm fissato per le 20.30 di stasera l’esecutivo è orientato a varare un decreto per la proroga allo stato di emergenza (fino al 30 aprile, nonostante il Cts abbia chiesto di tenerlo fino a luglio) da accompagnare a un Dpcm di Conte con le misure anti-movida. In bilico lo stop all’asporto per i bar dopo le 18 (le Regioni sono contrarie) e il colore dei weekend: arancioni per tutti oppure legati alla zona in cui si trova ciascuna regione.
Sul tavolo anche le modalità della riapertura degli impianti sciistici, slittata all 18 gennaio e a forte rischio di un nuovo rinvio. Sarà prorogato il divieto di spostamenti tra regioni, anche gialle, così come fissato nel decreto Natale. Arriverà anche la ‘zona bianca‘, che – secondo quanto spiegato dal ministro Speranza – “potrà scattare solo con livelli epidemiologici molto bassi, incidenza sotto i 50 casi settimanali ogni centomila abitanti, Rt sotto 1 e indice di rischio basso”. Bocciato dalle regioni il criterio che prevedeva l’ingresso automatico in zona rossa con un tasso di incidenza pari a 250 casi su 100mila abitanti. Resterà, invece, quello dell’Rt sopra l’1,25.
La giornata
Il nuovo Dpcm, destinato a sostituire quello varato lo scorso 3 dicembre e in scadenza il 15 gennaio, avrà come obiettivo quello di accompagnare il Paese nella pandemia per i prossimi mesi. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi riferisce prima alla Camera e poi al Senato sulla situazione epidemiologica in Italia. Previsto per oggi anche un Consiglio dei ministri per l’aggiornamento su quello che sarà il nuovo decreto sulla zona bianca e sulla proroga dello stato di emergenza. Sul tema della stretta alla movida che dovrebbe essere entrare in un altro Dpcm, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha previsto una riunione con Regioni, Anci e Upi.
Si comincia con l’intervento di Speranza alla Camera. “Siamo all’ultimo miglio – dice – serve uno sforzo unitario. La collaborazione tra governo, regioni e comuni ci ha consentito di resistere anche quando siamo stati investiti dalle onde più alte. Non c’è altra strada diversa dall’unita per affrontare questa emergenza”.
“Ora sappiamo che il Covid ha i mesi contati – ha aggiunto Speranza – e con i vaccini sconfiggeremo questo virus. Però non abbiamo ancora vinto e non dobbiamo sbagliare. Siamo alle prime battute di una lunga e difficile maratona”.
“Questa settimana c’è un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia, aumentano le terapie intensive, l’indice Rt e focolai sconosciuti. 12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato di cui 2 in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso. L’epidemia è nuovamente in una fase espansiva. Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente abbiamo l’obbligo di prendere nuove misure e il governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile stato di emergenza“.
Spostamenti tra regioni
“Nel nuovo Dpcm, è intenzione del governo confermare il divieto di spostamento anche in zona gialla – ha riferito ancora il titolare della Salute -, vietare l’asporto dopo le 18 dai bar per ridurre gli assembramenti negli spazi antistanti, stabilire l’ingresso in area arancione di tutte le regioni a rischio alto e confermare l’indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi come già avvenuto durante le vacanze di Natale”.
Zona bianca
“E’ intenzione del governo – ha quindi annunciato Speranza – stabilire una quarta area, quella bianca, che potrà scattare solo con livelli epidemiologici molto bassi, incidenza sotto i 50 casi settimanali ogni centomila abitanti, Rt sotto 1 e indice di rischio basso. E’ difficile che questa area possa scattare nel breve ma iniziamo un percorso di speranza per i prossimi mesi. Con lo stesso spirito e’ intenzione del governo riaprire i musei nelle zone gialle”.
Vaccini
Sul tema delle vaccinazioni, Speranza ha richiamato le forze politiche parlamentari all’unità: “Lasciamo fuori dalla polemiche politiche la campagna di vaccinazione, lo dico con lo stesso spirito a maggioranza e opposizione. Serve unità. Siamo ragionevolmente fiduciosi che un aumento delle dosi disponibili avverrà in tempi non lunghi, aspettiamo fiducioso certi che Ema e Aifa non perderanno neanche un giorno nel loro lavoro. Nel primo trimestre 2021 è attesa l’autorizzazione anche del vaccino di Johnson & Johnson. I risultati del vaccino italiano ReiThera sono molto incoraggianti. Una data segnata in rosso sul nostro calendario è quella del 29 gennaio. Con il vaccino di Astrazenecaavremmo a disposizione altre dosi fondamentali per la nostra campagna di vaccinazione Sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani deciderà di vaccinarsi senza ricorrere all’obbligo. Per il governo resta comunque fondamentale l’obiettivo dell’immunità di gregge“.
Oltre alle aree rosse, arancioni e gialle “il Gioverno ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1″.
Speranza ha parlato così dei dati della pandemia nel mondo e in Europa: “In tutta Europa sta montando una forte tempesta, adesso il virus continua a circolare con forza crescente, anche se con i vaccini verrà piegato. Nel mondo c’è un decesso ogni 4080 abitanti e in Ue 1 caso confermato ogni 27 abitanti, sono numeri terribili”.