È preoccupante lo scenario tinteggiato dal Ministero della Salute: la situazione Covid in Puglia è nuovamente peggiorata durante le festività, i contagi nella settimana tra il 30 dicembre e il 5 gennaio sono passati da 5mila 500 a 7mila 500. Un incremento del 35 per cento. Anche i numeri del bollettino quotidiano preoccupano. Con 1.581 su poco più di 10mila tamponi effettuati, la Puglia è fra le regioni che registrano più casi dopo Veneto, Lombardia, Lazio e Toscana, anche se si continua a notare una riduzione della pressione dei ricoveri Covid negli ospedali.
L’assessore alla Salute, Pierluigi Lopalco, ha provato a rassicurare tutti dicendo che la nostra regione “non è da zona rossa”. Ma l’indice Rt si è stabilizzato a quota 1 (a 1,25 scattano le restrizioni più pesanti): a novembre scorso era 0,80. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, domani firmerà l’ordinanza che indicherà il cambio di zona per ogni regione. Un cambio che scatterà a partire da lunedì e che prevede parametri più rigorosi. Adesso per finire in zona arancione basterà avere un indice di contagio pari a 1 e non più a 1,25 come accadeva in precedenza. Per entrare in zona rossa invece basterà un Rt a 1,25 e non più a 1,50. ” Per il momento non ci sono numeri da zona rossa – insistono dalla Regione – ma oggi a parità di circolazione del virus si passa in arancione o rosso molto più facilmente di quanto non fosse a novembre e dicembre”.