“Come nella prima ondata, anche nella seconda la provincia di Foggia è la più colpita dalla pandemia Covid in Puglia”. I numeri del bollettino fanno registrare ancora un trend sostenuto per la Capitanata, in termini di nuovi contagi e decessi. L’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco, conferma l’esistenza di un “caso Foggia” e prova a dare una spiegazione in termini epidemiologici. “Abbiamo osservato che in popolazioni dove il Covid-19 è penetrato in maniera importante si sono attivati nuovi cluster da ‘residui’ di virus ancora presenti nell’organismo di alcuni soggetti – spiega a l’Immediato il noto virologo -. Così come è stato al nord per Lombardia e Piemonte, anche da noi le aree maggiormente colpite durante la prima ondata sono state interessate da una circolazione del virus maggiore nella seconda ondata”.
La Puglia, secondo Lopalco, sta attraversando una fase di “rallentamento” della diffusione, ma guai ad abbassare la guardia, “perché non siamo ancora usciti dalla seconda ondata che, al momento, ha fatto registrare 39mila positivi al Coronavirus, per questo è inopportuno parlare ora di terza ondata”. In tutto questo, la Capitanata continua a far registrare un numero di contagi ancora elevato (ieri 320, con 5 decessi): “Lo scenario attuale scaturisce dal periodo diverso tra le varie province di attivazione dei primi cluster, lì dove c’è stata una manifestazione anticipata si assiste ora ad un rallentamento della curva”. “Ora – continua Lopalco – è fondamentale essere prudenti, evitare di contagiarsi durante le festività. Bisogna essere rigorosi nei comportamenti per evitare di invertire in negativo la rotta. Il sistema sanitario finora ha retto bene, grazie al sacrificio degli operatori e all’impostazione organizzativa. Ma la responsabilità individuale resta la prima arma contro il virus”.
Finora la Regione ha focalizzato tutti gli sforzi sulla fase acuta dell’emergenza, nel tentativo di garantire assistenza adeguata durante i picchi pandemici. La previsioni dicono che, anche grazie al vaccino, nella prossima primavera si assisterà ad un calo importante dei contagi per poi avere “un’estate finalmente serena”. “Stiamo lavorando anche sulla fase post Covid – conclude Lopalco -, siamo consapevoli dei problemi che possono sussistere anche dopo la negativizzazione. Dal punto di vista scientifico, qualche evidenza comincia ad emergere. Ma ci sono ancora molti aspetti da chiarire, a cominciare dai problemi neurologici manifestati in diversi soggetti. Sul territorio i servizi dovranno poter garantire anche questo tipo di attività per rispondere al meglio ai bisogni di salute dei pugliesi”.