Manfredonia non dimentica la sua storia. E a 16 anni di distanza, la città ricorda l’inaugurazione del piazzale intitolato ai Marinai d’Italia oltre all’inaugurazione della nuova sede dell’ANMI, l’associazione nazionale marinai d’Italia, nei locali del faro presso il molo di Levante. “Sono trascorsi 16 anni da quegli eventi – ricorda l’ex presidente ANMI, Antonio Pesante -. In onore e soprattutto in ricordo dei soci che all’epoca contribuirono con spirito di abnegazione alla realizzazione di quelle opere, si ha il dovere di riportare poche righe a perenne memoria delle loro famiglie e dei nostri concittadini.
Ricordare i vari eventi che hanno dato vita a una associazione d’arma è un modo costruttivo di rivivere quei determinati momenti, così fondamentali per poter rileggere la situazione, per poter riflettere secondo nuove prospettive e per poter convivere emozioni nuove con quelle provate allora. È necessario celebrare i vari anniversari per mantenere in allenamento la nostra mente e per non rischiare di cedere alla tentazione talvolta comoda e apparentemente dannosa della rimozione. Gli eventi storici vanno sempre ricordati. Dove non c’è memoria non c’è futuro”.
Poi Pesante ricorda: “È stato possibile intitolare quel luogo, di fronte al Centro di Riabilitazione Cesarano, ‘Piazzale Marinai d’Italia’ grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale in carica, nella persona del sindaco Paolo Campo presente alla cerimonia inaugurale con altre autorità civili, militari e di S.E. Mons. Domenico D’Ambrosio – Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, per il momento religioso. Per rispetto della memoria storica va ricordato, in particolare, che per l’assegnazione di quei locali al Gruppo ANMI intervenne l’Ammiraglio Vincenzo Milillo, (nativo di Molfetta), su segnalazione del Delegato Regionale ANMI Comm. Mauro De Pinto, amico e compaesano dell’Ammiraglio, presso Marifari Taranto, per sollecitare la concessione demaniale di una parte del piano terra dei locali del Faro”.
“Erano, comunque, locali fatiscenti, ma i soci tutti, con spirito di sacrificio e abnegazione – ricorda l’ex presidente – hanno voluto partecipare alle varie opere necessarie alla realizzazione della nuova sede, eseguendo opere murarie, elettriche, idrauliche e varie opere minori. Alcuni soci donarono i necessari arredi. Venne chiesto un contributo economico alla Presidenza Nazionale. L’Ammiraglio Titta, a quel tempo Presidente Nazionale ANMI, concesse un prestito di 6.000 euro da restituire in tre rate annuali: cosa che l’associazione onorò come convenuto”.
“Dopo la cerimonia sul Piazzale, seguì quella della Nuova Sede sul Porto-Molo di Levante. Madrina dell’evento la moglie del C/te Capitaneria di Porto, oggi Contrammiraglio Giuseppe Meli Direttore Marittimo della Puglia e Basilicata Jonica. Erano presenti, tra l’altro, i Vessilli di alcuni Gruppi ANMI della Puglia, delle locali associazioni d’arma, nonché il Medagliere della Presidenza Nazionale, conservato nell’ufficio del Presidente Nazionale, che viene concesso solo in particolari ed importanti cerimonie. Il Gruppo ANMI di Manfredonia riuscì ad avere anche questo onore, atteso che il Medagliere rappresenta tutti i decorati al Valor Militare della Forza Armata. Tanto nello spirito dei Marinai d’Italia con il motto ‘Una volta marinaio… marinaio per sempre’“.