Riunione zoom tra i soci del Consorzio Asi Incoronata per arrivare ad un equilibrio per la composizione del nuovo CdA. Non è escluso che sia il sindaco Franco Landella sia il presidente della Provincia Nicola Gatta giochino in proprio senza delegare nessuno, anche in virtù dell’estrema confusione che regna nella maggiore organizzazione di categoria, che esprime un consigliere, ossia Confindustria. Gli imprenditori dell’associazione dell’aquila sono ormai tutti contro tutti, con i big Gianni Rotice e Armando De Girolamo (titolare del progetto della piattaforma logistica da 50 milioni di euro del dimenticato Patto per la Puglia) da un lato e la vecchia e immarcescibile guardia del past president Eliseo Zanasi. Nella partita dell’Asi si incrociano anche le aspettative di alcuni consiglieri comunali esclusi dal rimpasto di Landella, tra assessorati ed ex municipalizzate.
La verifica politica al Comune di Foggia è finita oppure no? C’è chi scommette di no. A rendere turbolento il clima ci sta pensando Luigi Miranda, ex candidato alle scorse regionali, tra i più delusi e arrabbiati con Landella per la sua intromissione a 3 settimane dal voto nel campo leghista. “Senza l’ingresso di Landella e degli altri in Lega a sostenere Joseph Splendido, sarei stato abbondantemente eletto”, è il mood che va ripetendo il legale bancario.
Miranda, che stavolta abbracciando il partito del Capitano pensava di potercela fare, si ritrova ora senza un ruolo in Consiglio comunale, senza la Regione e con un difficile futuro politico. Ecco perché, secondo i rumors, il figlio d’arte sta premendo a livello nazionale per avere una postazione di primo piano nell’amministrazione Landella. Il suo riferimento più diretto, oltre Nuccio Altieri, è il numero 2 della Lega, il giovane segretario Andrea Crippa. Miranda vuole un assessorato tra i due di matrice leghista pre-Landella, il Welfare di Raffaella Vacca e l’Urbanistica di Paolino La Torre. L’ex berlusconiano di ferro sta facendo più di una forzatura affinché un suo uomo entri in Giunta.
Intanto in casa Lega, le cose per la Capitanata sono come raggelate. Le province di Bari, Lecce e Taranto si sono coalizzate contro l’eletto foggiano Joseph Splendido, che a sorpresa, pur con il suo curriculum di primo dei non eletti alla Camera nella provincia che ha fatto registrare il voto più alto in Puglia a Salvini, non è stato indicato come capogruppo a Bari. Gli è stato preferito Davide Bellomo.
In questo momento tanti landelliani che si sono mobilitati per lui, guardano con sospetto l’emarginazione che sta subendo la Lega di Capitanata. Né riescono ad anticipare le mosse in un partito rissoso, che va verso la nomina a segretario pugliese di Roberto Marti, legatissimo all’europarlamentare Massimo Casanova, ai danni del foggiano Raimondo Ursitti, attuale vicesegretario Il mancato voto al riequilibrio finanziario e ai debiti fuori bilancio da parte di Salvatore De Martino e Concetta Soragnese, che sono usciti dall’aula, ha creato un precedente pericoloso.