Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in serata un’ordinanza che – sulla base dei dati elaborati dalla Cabina di regia – prevede il passaggio in zona arancione di 5 Regioni: Abruzzo, Basilicata. Liguria, Toscana e Umbria a partire da mercoledì 11 novembre. La notizia era stata annunciata dal governatore abruzzese Marco Marsilio. La Campania, almeno per il momento, dovrebbe restare in zona gialla.
Rezza: “Situazione un peggioramento giustifica misure restrittive”
“La situazione epidemiologica per quanto riguarda il Covid-19 continua a peggiorare con un Rt di 1,7. Abbiamo oltre 500 casi per 100mila abitanti e quasi tutte le Regioni italiane sono pesantemente colpite”. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, sottolineando “che si registra un aumento dei ricoveri soprattutto in terapia intensiva”. “Questa situazione – spiega – giustifica ulteriori provvedimenti piu’ restrittivi soprattutto nelle regioni piu’ colpite e naturalmente di comportamenti prudenti da parte di tutti i cittadini”.
Alto Adige si prepara al lockdown, domani la decisione
Domani mattina la giunta provinciale altoatesina ratificherà l’istituzione di un nuovo lockdown della durata di almeno tre settimane. Una decisione forte ma a questo punto inevitabile a seguito della preoccupante situazione sia dei contagi che dei ricoveri in ospedale. L’Alto Adige molto da mercoledì inizierà un lockdown molto simile a quello che c’era in vigore a marzo e aprile. Secondo l’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas), in Alto Adige nei reparti di medicina generale, malattie infettive e pneumologia la capienza di pazienti è pari al 99%. Ad oggi i pazienti covid ricoverati nei sette ospedali presenti sul territorio altoatesino sono 320. A Bolzano la terapia intensiva ha raddoppiato la soglia limite del 30% essendo al 61% (41 i ricoverati). A proporre il lockdown sarà l’assessore alla sanità Thomas Widmann mentre il direttore generale della Asl altoatesina Florian Zerzer ha parlato di “situazione prossima al tracollo”. (fonte Repubblica)