Valgono oltre 6 milioni di euro le due nuove gare pubblicate dalla Centrale di Committenza Invitalia per la realizzazione degli interventi inseriti nel Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Capitanata.
La prima gara prevede l’affidamento dei servizi di progettazione, del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, comprensivi di indagini e rilievi, per l’adeguamento della Strada Regionale n. 1 Pedesubappeninica – Poggio Imperiale – Candela (Foggia) alla normativa tecnica vigente e al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Come si legge, nel comunicato ufficiale della agenzia governativa, stazione appaltante di tutte le gare, lo scopo dell’intervento è anche quello di migliorare la connettività dell’area del Subappennino Dauno attraverso la messa a sistema delle realtà territoriali e socio-economiche che la compongono. L’importo dell’appalto è di oltre 5,6 milioni di euro e riguarda la progettazione di lavori per un valore di oltre 141 milioni di euro.
La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per il 25 novembre 2020. La seconda gara riguarda l’affidamento dei lavori di completamento del collettore fognario dei reflui civili a servizio del Comune di Carapelle, in provincia di Foggia. L’appalto, del valore di 378 mila euro, scade il 13 novembre 2020.
Soddisfatto il presidente della Provincia Nicola Gatta (sopra in foto con il premier Conte) che ha sempre creduto in un’opera che a dire il vero desta molti dubbi e che i più ritengono un immenso dispendio di denaro pubblico per zone spopolate: “Dopo mesi di lavoro e dopo aver trasmesso l’attivazione del provvedimento è stato pubblicato da Invitalia il bando della progettazione per il completamento della Regionale 1, che parte da Poggio Imperiale e arriva a Candela. È un’opera strategica attesa da tanti anni, 40 anni fa era stato redatto un progetto, erano stati spesi milioni di vecchie lire, ma forse quel progetto è stato abbandonato in qualche cassetto di qualche ente pubblico. Mai realizzata quest’opera e oggi finanziata nel Cis per oltre 6 milioni di euro solo per la progettazione. Tra qualche mese avremo il progetto esecutivo, cantierabile, che possiamo candidare col Recovery Fund. Per fare questo abbiamo bisogno di un’azione corale col coinvolgimento di tutti gli enti, di tutti i parlamentari e del nuovo governo della Puglia, dei sindaci dei Monti Dauni che hanno fortemente voluto questa opera, che darà una migliore connettività al territorio di Capitanata e permetterà di unire facilmente la parte tirrenica da quella adriatica, farà uscire dall’isolamento un’intera area, quella interna. Ci troviamo di fronte ad una grande sfida, abbiamo bisogno tutti insieme di lavorare per vincere”, ha detto in un video social.
Ebbene, nel capitolato d’appalto lo studio di progettazione che vale circa 6 milioni, una cifra imponente, precisa nel dettaglio come dovrà essere l’offerta. Le attività di rilievi e/o indagini propedeutiche alla progettazione le attività devono intendersi “compiute”, complete di noli, trasporti, ponteggi, opere provvisionali e tutto quanto necessario a dare il lavoro compiuto a perfetta regola d’arte, anche se non direttamente evidenziato negli elaborati di progetto, nel Capitolato d’Oneri e nel computo metrico. Nelle opere sono altresì compresi gli oneri di trasporto, sgombero e allontanamento di detriti, l’opera di muratori, scarico ed accatastamento sul posto di lavoro con qualsiasi mezzo, l’uso di ponteggi ed impalcature e ogni altro onere per realizzare le attività a perfetta regola d’arte.
I rilievi e le indagini propedeutiche alla progettazione sono concepite come già complete dei pareri dei vari enti. Lo studio che presenterà l’offerta dovrà presentare al proprio interno un responsabile della integrazione delle prestazioni specialistiche; un responsabile della progettazione delle opere di viabilità per la categoria V.02; un Responsabile della progettazione per la categoria S.04; un Responsabile della progettazione impiantistica IA.04; un geologo, un coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (D.Lgs. 81/2008); un archeologo, un responsabile della relazione paesaggistica; un responsabile per la valutazione dell’impatto acustico; un altro per l’elaborazione dello studio di impatto ambientale o di fattibilità ambientale; uno per la progettazione antincendio.
Le attività strumentali alla progettazione riguarderanno la esecuzione di rilievi, misurazioni e picchettazioni; la esecuzione di indagini geofisiche e geotecniche; l’assistenza e coordinamento con gli enti di controllo preposti all’approvazione/verificazione del progetto e l’acquisizione di pareri e autorizzazioni. Il Progettista incaricato dovrà produrre altresì tutti gli elaborati e la documentazione necessaria allo svolgimento di un’eventuale conferenza di servizi preliminare o – se indette – forme di dibattito pubblico con gli stakeholder istituzionali. Ed è obbligato ad apportare alle proposte presentate tutte le modifiche, correzioni, integrazioni o a fornire chiarimenti che dovessero essere richiesti in sede di valutazione delle alternative progettuali dalla Stazione appaltante o da Enti ed Amministrazioni terze coinvolte nella fase di scelta, fatto salvo il diritto di tutela ai fini della responsabilità progettuale.