Si va a delineare la seconda casella assessorile per i cassaniani, che con il nuovo riparto degli eletti hanno visto crescere il loro gruppo in Consiglio regionale e oltre a Sebastiano Leo, confermeranno anche Gianni Stea. Il politico barese questa volta dovrà cedere l’Ambiente, per ora congelato per il possibile ingresso dei pentastellati nella Giunta Emiliano con la consigliera foggiana Rosa Barone. Non sono giorni facili per la base del MoVimento 5 Stelle, sembra ormai sicuro che un eventuale accordo di tale portata, qualora non bocciato a priori dai vertici e dal capo politico Vito Crimi per non creare possibili scissioni che avvantaggerebbero l’ascesa di Alessandro Di Battista, debba essere ratificato dalla piattaforma Rousseau, che in genere non contraddice mai l’orientamento già preso.
A Stea dovrebbero andare le deleghe al Personale, Protezione civile e forse Trasporti, quest’ultima però contesa anche dal campione di consensi salentino Alessandro Delli Noci, delfino del sindaco di Lecce Carlo Maria Salvemini, ancora in forse per lo Sviluppo Economico.
I Trasporti potrebbero essere anche affidati e trattenuti a Bari, con un controllo serrato del sindaco Antonio Decaro attraverso la nomina della piddina Anita Maurodinoia.
È invece ancora alto mare per l’assessorato al Welfare. Come si sa l’indicazione vendoliana di Maraschio non è piaciuta ai vari candidati della lista Puglia Solidale e Verde. A guidare la protesta divenuta una lettera aperta è il rianimatore molfettese Felice Spaccavento.
Ha detto no grazie all’assessorato alla Cultura il presidente della Treccani Massimo Bray. Per quella casella Art. 1 propone il suo leader regionale Abbaterusso, indicato anche dal Ministro Speranza, ma Emiliano cerca una donna. Si era parlato dell’editrice Maria Laterza, ma è ancora tutto molto incerto. Alcuni vedono anche la “promozione” di due presidenti di Apulia Film Commission, l’attuale Simonetta Dellomonaco e la precedente, la giornalista di Repubblica Antonella Gaeta. Con loro resta sempre il nome autorevole della prof Laura Marchetti.
Intanto chi non è entrato in Consiglio, in particolare pizzarottiani e pisicchiani, guardano alle caselle del sottogoverno. È già scaduta la presidenza pesante dell’Acquedotto Pugliese, che potrebbe andare al candidato di Italia in Comune, Francesco Crudele, ex sindaco di Capurso. Mentre a Foggia il coordinatore Rosario Cusmai ha rifiutato la presidenza del Consorzio Asi, che tanti gli avevano sottoposto. Cusmai cerca un ruolo regionale e non solo localistico. (In alto, Emiliano, Barone e Stea)