È deluso il vocalist foggiano Micky Sepalone, 491 consensi alle amministrative del 2019 e primo dei non eletti in Forza Italia al Consiglio comunale dopo l’ex assessore Antonio Bove.
Dopo le indiscrezioni riguardo alla nomina assessorile di Anna Rita Tucci alla Sicurezza, che potrebbe essere sostituita in corsa anche da un’altra commercialista vicinissima al coordinatore Raffaele Di Mauro, non mancano i malumori tra chi ha influito con decisione alla percentuale della lista azzurra e alla vittoria di Franco Landella contro Pippo Cavaliere.
A l’Immediato Sepalone è netto. “Con Raffaele Di Mauro ho avuto contatti costanti, abbiamo dato una mano a Giandiego Gatta, io ho sostenuto Annamaria Fallucchi con la quale c’è un progetto politico importante, ma non si può ragionare alla verifica politica sempre in autonomia, senza consultare il gruppo. Nella prima fase mi misi da parte per via dei diversi equilibri interni, ma ora con Forza Italia ai minimi termini e grosse fette di ceto politico passate alla Lega si rischia l’implosione del centrodestra foggiano. Io non sono andato via da Forza Italia, non mi piace fare salti della quaglia, il mio elettorato è prevalentemente di centrosinistra e ha difficoltà di votare simboli di destra, Forza Italia era il simbolo più moderato. Da accordi con il sindaco mi candidai e lui mi voleva nella sua lista civica e lì sarei entrato in consiglio, in Foggia Vince sarei stato eletto. Il principio è questo, quando mi candidai, l’ho fatto per restare in supporto a Raffaele Di Mauro, ma oggi il coordinamento non si è fatto sentire e questo è un brutto segnale. Secondo il mio modesto parere, la tarantella della Lega più la sconfitta di Forza Italia sta decretando la distruzione del centrodestra, sono sicuro che il centrosinistra stravincerà la prossima volta, se non si individuerà il candidato giusto”.
Come spiega, non ha ricevuto pressing dal sindaco per passare in Lega né per votare Joseph Splendido. “ Il sindaco non mi ha chiesto niente, con lui i rapporti sono ottimi, ma la Lega è lontana da me. Sull’adesione alla Lega degli azzurri non c’è molto da commentare, massima stima per De Martino e Soragnese, ma la Lega è l’ultimo partito che mi viene a mente se dovessi pensare all’attivismo politico”.
Sul tema assessorile pesa anche la scelta di una donna. Fuori Cinzia Carella serve una donna. Ma Sepalone commenta: “Sono favorevolissimo alla parità di genere, ok, ma oggi in Giunta abbiamo più donne che uomini. Penso che negli accordi fatti a tavolino, c’era la voglia di tenermi fuori, il principio è che è andato via Antonio Bove, quindi deve entrare un uomo, o se proprio deve essere donna perché non Giorgia Poppa che sta dopo di me nello scorrimento della lista di Forza Italia? È un avvocato e sarebbe un’ottima assessora alla Legalità. Va scelta lei e non un’altra solo perché è l’amica o la parente di qualcuno o l’amico di karaoke di un altro”.
Intanto Sepalone crede al progetto che potrebbe nascere attorno ad Annamaria Fallucchi, detentrice di ben 2000 voti in città alle scorse regionali col pumo di Raffaele Fitto. L’imprenditrice potrebbe decidere di impegnarsi per Foggia e su di lei potrebbe essere costruito un movimento che la porti a candidata sindaca del centrodestra con una strizzata al civismo.
“Ha ricevuto una barca di telefonate, tutti vogliono darle un ruolo, ma lei non ha fretta o ambizioni per raggiungere postazioni, è una donna vera: ti coinvolge in tutto, sarei felice se fosse candidata sindaca a Foggia. Quanto al civismo a Foggia è fallito con Leo Di Gioia. Sono rammaricato perché avrei voluto provare il gusto di dire non voglio fare l’assessore, se mi fosse stato proposto. Il mio bottino elettorale negli anni è sempre lo stesso, sono una persona che non usa mezzi per ingannare l’elettorato. Le mie campagne sono a costo zero, in tutti i sensi, e molti si allontanano proprio perché sono leale. Nel mio comitato sono venute tante persone a chiedere di farsi pagare le bollette, ma io ero chiaro: non posso darvi nulla. Io non ho né comprato voti, né ho venduto promesse. È il mio carattere, è ovvio che così si raccoglie poco, ma non vivo nella bugia, cammino a testa alta”.