
L’operazione “Grande Carro” scuote tutta la Puglia. L’operazione dei carabinieri del Ros tira dentro organizzazioni criminali ma anche funzionari regionali. C’è persino lo studio Cassandro, “re” del Psr, specializzato nei finanziamenti europei. I militari hanno dato esecuzione a misure cautelari emesse dal Tribunale di Bari nei confronti di 48 persone, indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, concorrenza illecita con minaccia o violenza, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione illegale di armi ed esplosivi, truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In carcere anche due funzionari regionali, Cosimo Specchia e Giovanni Bozza. Rispondono di associazione a delinquere per i finanziamenti ad alcune società agricole che avrebbero truffato la Regione. Carcere anche per Luigi Cianci, funzionario dell’ufficio di Foggia.
Sorprende tra gli arrestati il nome di Manlio Cassandro, agronomo, 61 anni, titolare dell’omonimo studio di Barletta. A lui – riporta la Gazzetta del Mezzogiorno – facevano capo il maggior numero di domande presentate in Regione (oltre mille) sul Piano di sviluppo rurale. In anni passati fu protagonista di un aspro scontro con Coldiretti. Più recentemente, nel corso dell’estate, è stato (con una lettera a sua firma) uno degli ispiratori delle modifiche al Psr. Cassandro è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai fondi comunitari: secondo la Procura di Bari avrebbe sottoscritto una relazione che avallava le sovrafatturazioni presentate dagli imprenditori arrestati.
C’è poi la mafia. Nel Foggiano ben 28 persone indagate sulle 48 totali. Spunta il nome della batteria “Delli Carri” contigua alla Società Foggiana. Altri particolari nel corso della giornata.