
Dopo il caso in pieno lockdown del padre che aveva denunciato a l’Immediato la gestione, a suo avviso, discutibile dei Servizi Sociali foggiani, da lui assimilati a Bibbiano, si occupa di minori in una interrogazione anche l’ingegnere e consigliere comunale del M5S Giovanni Quarato, che intende fare chiarezza sull’uso alcune volte facile dello strumento dell’allontanamento dei minori dalla famiglia di origine, con conseguente tutela in istituti sparsi per la Puglia e l’intera Italia.
Quarato riprende interamente il caso del signore denunciante il cui incartamento è in Procura, ma fa riferimento anche ad altre storie, che fanno ormai parte della letteratura di alcune associazioni specifiche sull’argomento in tutta la nazione. In questi mesi sono nate diverse iniziative per la difesa dei diritti dei minori e dei genitori non responsabili di atti di violenza, tra i tanti il gruppo social “Salviamo Allegra dalla Filiera Psichiatrica”, che conta decine e decine di genitori.
È stata avviata anche una petizione che ha raccolto calorosi consensi su tutto il territorio nazionale e con la quale si è chiesto di fare luce su questa vicenda, perché le notizie sui servizi sociali in diverse località hanno creato molta preoccupazione in tutta Italia sul sistema della tutela minorile e degli affidi. Vale anche per Foggia, l’uomo denunciante non è il solo che si è visto allontanare la figlia, in modo repentino.
Ebbene, il consigliere pentastellato nella sua interrogazione a risposta scritta che arriverà in aula e a cui dovrà rispondere l’assessora Raffaella Vacca chiede se il sindaco e la Giunta sono a conoscenza di casi “anomali” in riferimento ad allontanamento di minori dalle famiglie ed eventualmente quali sono le determinazioni della giunta al riguardo. E chiede anche quanti siano oggi i minori che vivono lontani dalle loro famiglie.
Come scrive nel suo atto, Quarato ritiene urgente effettuare una ricerca per comprendere i numeri e i fenomeni generali del Comune di Foggia in merito alla tutela dei minori.
Si legge nella sua interrogazione: “È necessario individuare le situazioni e le cifre particolari delle specifiche circoscrizioni e professionisti al fine, sia di individuare se ci sono delle aree e persone che presentano eventuali irregolarità (per poi intraprendere gli opportuni provvedimenti), sia se sia necessario ripristinare la fiducia dei cittadini e delle famiglie nei servizi di tutela minorile locali”. Serve una maggiore conoscenza e comprensione della tutela minorile sia specificatamente per risolvere eventuali criticità, sia generalmente al fine di sviluppare ulteriormente le aree e le pratiche positive ed efficienti, oltre a ripristinare la fiducia della cittadinanza nelle istituzioni, aggiunge.
Quarato suggerisce anche di istituire “una commissione di indagine proprio per far emergere queste vicende”, per conoscere i “dati esatti sulle strutture che si occupano di bambini fuori famiglia, sui relativi costi e sulle motivazioni degli allontanamenti”.