Comunione con il Coronavirus, i gestori del ristorante contro le malelingue: “Siamo operativi, fatti tutti i test sierologici”

“Apprendere di vari pettegolezzi e notizie inesatte, non solo fa male a chi come noi lavora mettendoci il cuore e l’anima, ma fa soprattutto male alle famiglie dei nostri dipendenti regolarmente assunti”

“Il nostro locale non è stato chiuso, siamo pienamente operativi”. I gestori dell’Hotel Leon – Ristorante al Cavallino Rosso di San Giovanni Rotondo precisano alcuni passaggi della festa di prima comunione del 20 settembre scorso, alla quale hanno partecipato circa 40 persone tra parenti e amici (una ventina sono risultati positivi al Covid-19).
“Da subito, e mi riferisco ai tempi del lockdown ci siamo sempre adoperati per la nostra sicurezza, quella dei nostri dipendenti e ancor più per quella dei nostri clienti – spiegano -, da subito ci siamo attrezzati con macchinari per la sanificazione degli ambienti, sanificazione che viene effettuata giornalmente e maniacalmente. Abbiamo provveduto ad effettuare – sia a noi che a tutti i nostri dipendenti – i test sierologici ‘risultati tutti negativi’. Siamo in contatto con tutte le autorità competenti per aggiornarci e consigliarci sulle misure e precauzioni da adottare e di tutte le nostre operazioni redigiamo registri da tutti consultabili ogni momento”.
“Ebbene – proseguono -, apprendere di vari pettegolezzi e notizie inesatte, non solo fa male a chi come noi lavora mettendoci il cuore e l’anima, ma fa soprattutto male alle famiglie dei nostri dipendenti regolarmente assunti. Il pettegolezzo fa si che le persone, prese dalla paura disdicano gli eventi arrecando un notevole danno economico a noi e di conseguenza ai nostri dipendenti. Ciò detto diffidiamo sin da ora chiunque a riferire o a inventare o a riportare oralmente, per iscritto o a mezzo web notizie false o inesatte”.