“La Puglia com’era, come il centrosinistra l’ha cambiata negli ultimi 15 anni, come innovarla e migliorarla nei prossimi 5 anni”. Di questo, con un focus sulla scuola e sull’università, hanno discusso questa mattina il presidente della Regione Michele Emiliano, la candidata PD nelle circoscrizioni di Bari e Lecce Elena Gentile e il senatore PD Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione Istruzione e Cultura, primo firmatario degli emendamenti per la stabilizzazione dei precari della scuola.
“Ho voluto – ha detto oggi il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – fortemente in tutti i modi possibili la candidatura di Elena Gentile al mio fianco, al fianco del centrosinistra, dei valori che tutta la sua vita esprime dal punto di vista professionale e dal punto di vista politico. Dedichiamo questa giornata al lavoro che stiamo facendo per far ricominciare l’attività scolastica. Un lavoro non facile: voglio rivolgere un appello a tutto il mondo della scuola perché guardi a questa sfida con serenità e con la consapevolezza di dover rispettare le regole. Sono certo che anche questa volta noi riceveremo dalla scuola più di quanto diamo alla scuola stessa, come è avvenuto per la educazione alla legalità, quando abbiamo dovuto insegnare alle nostre famiglie come fare la raccolta differenziata, quando abbiamo dovuto trasmettere messaggi positivi contro il razzismo, contro un’idea del mondo che divide e che non unisce. La scuola è un luogo militante, civile, che incarna la Costituzione. Saremo al fianco della scuola pugliese senza se e senza ma, anche al di là delle nostre competenze. Combatteremo contro il precariato della scuola, non ne posso più di avere telefonate che da anni ci consentono di far funzionare le scuole e che lo Stato tratta come degli intrusi. C’è anche nella scuola primaria la categoria degli insegnanti che non sono rientrati nel novero degli stabilizzati in quanto non hanno il titolo di studio coerente con la nuova normativa e non hanno fatto in tempo ad essere stabilizzati con la vecchia. Hanno costituito un limbo e nessuno se ne preoccupa. Ma nella scuola pubblica il diritto all’uguaglianza, alla giustizia, lo stato di diritto devono essere affermati in maniera chiara perché poi devono essere trasmessi ai ragazzi da persone che devono aver ricevuto dallo Stato un trattamento coerente con i principi che devono insegnare. Altrimenti noi trasmettiamo il senso della sfiducia e della frustrazione: è un errore strategico quello di trattare la scuola come se fosse un qualunque contenitore di lavoratori da gestire in qualche modo. In questa campagna elettorale noi competiamo anche in nome della scuola pubblica e anche delle scuole paritarie che ci danno una mano nella gestione di tante situazioni difficili, dovremo far fronte con equilibrio anche alle difficoltà di quel settore e l’insieme di queste attività deve culminare con l’inizio dell’anno scolastico il 24 settembre. Spero di poter dare in quella data tutto il mio supporto e vicinanza al mondo della scuola, in particolare a quei dirigenti scolastici che dovranno prendere delle decisioni difficilissime e ribadisco che sono a loro disposizione per qualunque questione della gestione della pandemia”.