“La mia scelta non è dettata dal rancore, l’odio lo lasciamo a quei quattro gatti che sono venuti sotto al Comune che non hanno capito la parola democrazia. Mi dispiace che quei quattro gatti non sono scesi in piazza quando c’erano i rifiuti a Natale sotto i balconi, quei quattro gatti comunisti non sono scesi in piazza quando il Teatro Giordano è stato chiuso per 9 anni”.
Lo ha detto il sindaco di Foggia, Franco Landella, durante il comizio di stasera con il leader della Lega, Matteo Salvini. “Bisogna scendere in piazza per difendere il nostro territorio – ha aggiunto – e questo progetto con Lega è per difendere il nostro territorio. Noi abbiamo parlato sempre che, laddove c’è la percezione di insicurezza, vi è la difficoltà di insediare imprese, di creare sviluppo e di creare lavoro. E abbiamo anche sostenuto che, in questo territorio che ha mille potenzialità, servono capitali, capitali freschi, nuovi. E quale occasione migliore di abbracciare l’agenda della Lega? Nell’agenda della Lega al primo posto con Salvini abbiamo la parola ‘sicurezza’. Non abbiamo più assistere a questa falsa accoglienza che ha fatto arricchire le cooperative di sinistra”. Poi sullo sviluppo: “Quale migliore occasione, visto che in Veneto e Lombardia ci sono le imprese più virtuose che possono investire su questo territorio? La Lega ci può far agganciare quel treno, perché lì è influente”.
Dopo San Giovanni Rotondo, anche nel capoluogo dauno ci sono stati fischi e striscioni contro il numero uno del Carroccio. Noncurante delle proteste, Landella è stato prodigo di elogi nei confronti del suo nuovo leader: “Fai sognare Foggia!”.