Teatro Giordano, l’attacco di Cavaliere a Landella. “Dovrebbe spiegare le omissioni che avrebbero comportato uno sperpero di denaro pubblico”

“Più volte ho invitato il primo cittadino ad un confronto pubblico sull’annosa vicenda, dal quale si è sistematicamente sottratto”

La relazione dell’avvocato Antonio Puzio risolve per il Teatro Giordano una querelle durata ben 6 anni. Il consiglio comunale, il prossimo 4 settembre, non potrà che rigettare la proposta di transazione. Una vittoria per chi come Pippo Cavaliere e l’ex consigliere comunale Giuseppe Mainiero tanto si è battuto per far emergere la verità storica di quei lunghi lavori durati 9 anni, che hanno sottratto il contenitore storico culturale alla città.

L’ex candidato sindaco del centrosinistra Cavaliere aveva fatto della vicenda un suo personale cavallo di battaglia anche in campagna elettorale.

Arriva puntuale la sua nota. Eccola

Dopo anni di omissioni, una prima verità sul Teatro Giordano: parte della documentazione esibita in tribunale non racconta la verità. Dopo anni di omissioni e di colpevoli silenzi da parte dell’amministrazione Landella, evidentemente finalizzati ad un illegittimo riconoscimento milionario all’impresa esecutrice, una prima verità viene finalmente a galla nei pareri espressi dal Servizio Avvocatura e dal Segretario Generale del Comune di Foggia: parte della documentazione esibita in tribunale e che ha consentito ad un giudice di emettere un decreto ingiuntivo e ad un altro giudice di assentire ad una procedura di conciliazione, omette di dire la verità. Una verità ben nota all’amministrazione Landella, in quanto fedelmente rappresentata prima dal dirigente del Servizio LL.PP. in una proposta di deliberazione, mai adottata, e poi dal consigliere comunale Giuseppe Mainiero nell’ambito di più interrogazioni. In tutta risposta l’amministrazione comunale, incurante delle indicazioni ricevute, ha reiterato al consiglio comunale proposte di transazione milionarie, che costerebbero ben 1,7 milioni di euro alle tasche dei cittadini foggiani, sebbene privati per lunghi anni del prezioso Teatro Giordano. A seguito degli approfondimenti eseguiti in sede di commissione consiliare, il Servizio Avvocatura ed il Segretario Generale hanno espresso parere sfavorevole ad ogni ipotesi di transazione.

Ma ora il sindaco dovrebbe dare spiegazioni alla cittadinanza di queste gravi omissioni che avrebbero comportato uno sperpero di denaro pubblico, ad una cittadinanza che reclama per le strade dissestate, per una città al buio, per l’abbandono delle periferie lasciate sempre più al loro destino, ai tanti giovani che reclamano un futuro ed un progetto per la città.

Più volte ho invitato il sindaco Landella ad un confronto pubblico sull’annosa vicenda, dal quale si è sistematicamente sottratto.

La vicenda getta un’ombra a dir poco oscura sull’attività dell’amministrazione che, mai come in questo momento e per svariate ragioni, dovrebbe invece fare della trasparenza la sua stella cometa. Ma evidentemente, sempre con riferimento all’affaire Teatro Giordano, siamo ben lontani da questa volontà e consapevolezza.