Mentre l’Udc in provincia di Foggia con il coordinatore provinciale Francesco D’Innocenzio si struttura nominando Antonio Cisternino primario Urologo della Casa Sollievo, coordinatore cittadino di San Giovanni Rotondo, Giovanbattista Bondesan nell’esecutivo provinciale con delega all’Associazionismo ed ai Servizi Sociali per la Provincia di Foggia e Luigi Capotosto, vice coordinatore della Città di Foggia e Carmen Petruzzi addetta alla comunicazione, a Bari Fitto ha presentato alcuni suoi candidati dello scudo crociato che corre insieme al Nuovo Psi con un simbolo e una lista unica. Ha scelto il glorioso simbolo democristiano anche il presidentissimo dei Gal pugliesi Alberto Casoria, candidato in sostegno a Raffaele Fitto sui Monti Dauni.
È ancora incerto sul da farsi il giovane eletto foggiano campione di consensi Danilo Maffei, anche lui ha incontrato Fitto. Far votare solo il presidente senza alcun candidato o candidarsi personalmente? È questo il dubbio di Maffei, che però sembra orientato a far parte della squadra dei competitors in prima fila. Il sindaco Franco Landella, se così fosse, perderebbe due pezzi da novanta a Foggia per il consenso alla cognata Michaela Di Donna: Maffei e Amato Negro.
Intanto Fitto ha presentato la sua campagna di comunicazione doppia, targata Consenso, che ricorda 15 anni dopo l’understatement dei primi manifesti di Nichi Vendola di Proforma e punta da un lato a svecchiare la sua figura in grisaglia presentandola nei suoi atteggiamenti più intimi e informali e dall’altro a rivendicare l’esperienza amministrativa dell’ex presidente ed ex ministro.
Sui social Fitto alterna momenti di grande politicismo con gli alleati o in giro per le campagne pugliesi o tra i pumi di Grottaglie ad altri quasi adolescenziali, con gelato, caffè, pose romantiche con la moglie. Il modello ovviamente è Matteo Salvini, ma per ora manca “l’autenticità” del Capitano.