È ancora nella fase della lucida incredulità il sindaco dimissionario di Lucera, Antonio Tutolo, che dopo un anno dalla sua rielezione al primo turno con una maggioranza bulgara, ha deciso di seguire il cuore e di dimettersi per abbracciare la sfida delle elezioni regionali. La sua candidatura, non si sa ancora in quale civica di Michele Emiliano, spariglia molto il campo sia nel centrosinistra sia nel centrodestra. Non c’è al momento un candidato espressione dei Monti Dauni altrettanto rappresentativo.
Lo abbiamo intervistato al telefono.
Sindaco, è difficile chiamarla diversamente, la sua scelta non è un azzardo?
Se fossi un calcolatore sarei rimasto dove ero, alla guida della mia città, mi sarei potuto riempire di selfie, uno all’Alghisa, uno alla Fortezza, un altro alle scuole. I finanziamenti ricevuti sono talmente tanti che ce ne saranno di nastri da tagliare. Però boh io sono un istintivo e quando vedo una occasione ancora più importante per il territorio mi viene la voglia di rischiare, la mia vita è tutta un rischio.
Non è che ha deciso di dimettersi perché le fa paura la condizione di dissesto del Comune di Lucera?
No assolutamente, i 5 anni più duri sono stati quelli che sono passati, ma non abbiamo tagliato di un centesimo i servizi ai cittadini. Gli anni della scorsa sindacatura sono stati duri, quando venivamo aggrediti da sentenze sfavorevoli, oggi le abbiamo pagate, il peggio è alle spalle finanziariamente. In quel mandato noi non abbiamo speso un centesimo, era una mortificazione per me. Ma abbiamo saputo instaurare un rapporto coi cittadini, ci hanno visto mettere il cuore, abbiamo ricevuto tanti finanziamenti, questo ci ha aiutato e qusto mi ha dato la forza di continuare altrimenti avrei mandato tutti a fan… Quando hai mille idee in testa e sei senza un euro è come quando hai il sogno di farti una famiglia, di avere dei figli, di portare a tuoi cari in vacanza e ti rendi conto invece che non riesci nemmeno a mettere il piatto a tavola.
Non ha paura di non farcela? Di non essere eletto in Regione e di aver perso anche il suo ruolo di sindaco? Le liste civiche di Emiliano non sono la Lega o i FdI, l’elezione non è sicura.
Il rischio è la mia vita, sono partito da solo e ho scardinato un sistema a Lucera.
Ecco non c’è il rischio che questo sistema possa tornare, i suoi possibili successori non hanno il suo carisma…
Abbiamo un gruppo solido, cercheremo la fiducia dei cittadini, vorrò spiegare ai cittadini di Lucera che io non sono sparito e non vado da nessuna parte, sto cercando solo di far fare un passo avanti al territorio. Mi son o rotto le scatole di stare davanti alla chiesa col cappello in mano a chiedere l’elemosina, Lucera merita altro, merita anche un altro tipo di rappresentanza, non voglio offendere nessuno, ma servono rappresentanti con un piglio diverso a Bari.
Il nostro sistema turistico è a zero, perché la Capitanata non può avere gli stessi finanziamenti del Salento? La politica se viene sollecitata lì agisce, invece da noi la Regione se ne strafotte, tutti insieme dobbiamo cambiare atteggiamento. Non è possibile pensare di fare turismo sui Monti Dauni solo con la forza dei sindaci, che devono sviluppare idee. La Regione deve farsi carico della nostra promozione, deve mettere in rete i monumenti, Lucera ha tanto, ma ci sono anche Ascoli, Bovino.
La Regione lo fa benissimo in altre zone, abbiamo visto lo strabismo della bravissima Capone, va corretto, la Capone è bravissima però è strabica.
Quali garanzie ha chiesto al presidente Emiliano? C’è un paracadute per lei e per Lucera in caso di mancata elezione?
Non ho chiesto nessuna garanzia, non ho bisogno di nessun paracadute, se non mi va bene apro un ristorante, faccio qualcosa, ma sono fiducioso. Non conto di aiutare lui, ma conto di aiutare il territorio, non avrei mandato all’aria 4 anni di sindacatura se non pensassi al mio territorio, sono un inquieto, che se vede qualche opportunità si butta. Non sono abituato a buttarmi col paracadute.
In quale lista si candida? Emiliano le ha offerto almeno una lista competitiva? Potrebbe candidarsi nel Pd…
No, il Pd non fa per me, sicuramente mi sono fatto una mia idea, spero di riuscire ad avere la fiducia dei miei concittadini e di mettermi alla prova anche con quelli che non sono di Lucera e si sentiranno rappresentati dalla mia proposta. Andrò a parlare ai cittadini, li informerò.
Questo significa che potrebbe anche ottenere il consenso dei fittiani, magari col voto disgiunto…
No, io farò una cosa tranquilla, chiederò un voto per rappresentare le esigenze del territorio.