Riccardi, Pezzano e gli amici sangiovannesi lanciano il movimento politico “laltra capitanata”. “Stiamo dalla parte del territorio”

Sei amici, sei politici, tutti in cerca di una nuova destinazione e di nuovi stimoli dopo le diverse vicissitudini che hanno interessato i loro Comuni

Sei amici, sei politici, tutti in cerca di una nuova destinazione e di nuovi stimoli dopo le diverse vicissitudini che hanno interessato i loro Comuni. Sono Costanzo Cascavilla, ex sindaco di San Giovanni Rotondo, i due fratelli Mangiacotti, Giuseppe orfano dei Cera e Salvatore storico esponente del Pd, Giuseppe Miglionico, anche lui ormai lontano dall’Udc ceriano, l’ex assessore alle Politiche sociali di Cerignola ed ex consigliere provinciale Rino Pezzano, da tempo civico dopo aver lasciato i dem e l’ex sindaco di Manfredonia ed ex consigliere regionale della prima consiliatura di Nichi Vendola, Angelo Riccardi.

I due scioglimenti dei consigli comunali a Manfredonia e Cerignola hanno come congelato la politica in quelli che da sempre in provincia di Foggia insieme al paese di San Pio sono i due centri più importanti della politica locale.

Tutti e sei hanno una storia radicata nel centrosinistra della Capitanata e pugliese, ma sono oggi senza una vera casa pertanto hanno deciso di fondare un loro movimento politico chiamato “𝗹𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗻𝗮𝘁𝗮”, tutto minuscolo come un hashtag.

A chi chiede loro con chi staranno alle prossime regionali e se appoggeranno con una loro candidatura di bandiera il governatore Michele Emiliano, rispondono sul vago, misteriosi: “Stiamo con il territorio, innanzitutto”, dice Pezzano a l’Immediato. “Stiamo con noi!”, gli fa eco Riccardi.

Alcuni già contano il loro patrimonio personale di consensi, per pesarli. Un tempo tutti quanti viaggiavano sui 4mila voti a testa, oggi i politici senza più incarichi e deleghe, hanno forse di molto ridotto la loro influenza.

Ecco quanto scrivono nel loro primo comunicato stampa.

“laltra Capitanata” è un movimento politico territoriale che nasce dalla volontà di alcuni amministratori di unire forze, esperienze e idee per scrivere una nuova pagina di storia del Nord della Puglia, slegata da posizioni ideologiche preconcette. Quattro sono le parole chiave che caratterizzano questo progetto: riscatto, sviluppo, futuro, dignità. Tutti concetti che ad oggi hanno faticato a radicarsi nella arrogante e miope oligarchia che per lunghi lustri ha governato questa provincia, relegata – non per malasorte quanto per inadeguatezza e scarsa lungimiranza dei rappresentanti politico-istituzionali che si sono avvicendati nel tempo – a sorella povera delle province pugliesi.

“laltra Capitanata” vuole dimostrare che un’altra politica non solo è possibile, ma è necessaria ed urgente se si vuole riscattare questa provincia in settori nevralgici come sanità, ambiente, rifiuti, lavoro, infrastrutture, turismo e welfare. E lo fa partendo dall’esperienza acquisita sul campo dai diversi amministratori che hanno deciso di animare questo progetto lanciando il cuore oltre l’ostacolo, persone del territorio che conoscono le proprie comunità per averle governate, che hanno imparato giorno dopo giorno, a proprie spese, a scontrarsi con le problematiche di sempre e a dare risposte, spesso in piena solitudine, ai propri cittadini, non mancando di alzare la voce e di dare battaglia quando la necessità lo ha richiesto per difendere e tutelare le proprie realtà.

Se non daremo una scossa a questo stato di cose, il fallimento è inevitabile e sotto gli occhi di tutti, ed avanza nella carne viva delle nostre comunità, nelle nostre imprese, nei nostri lavoratori, nelle nostre famiglie, nei nostri figli. Non è più tempo di delegare. E’ il tempo, urgente ed indifferibile, di agire in prima persona e di provare a costruire un nuovo paradigma politico, che parta dalle cose da fare e dai bisogni impellenti della nostra provincia, per riscattarla, costruirle un percorso nuovo, una dignità vera, un futuro che abbia per davvero il sapore del futuro. Per restituirle nuova voce, un’altra voce. Quella della fiducia e della speranza.