“In Regione per ragione”. Questo il claim lanciato con due video sui social dal consigliere comunale di Foggia Max Di Fonso, che ha sbalordito tutti e deluso molti per il mancato sostegno alle prossime regionali. Il sindacalista si candiderà personalmente in Regione e lo farà passando dall’altro lato della barricata rispetto alla sua appartenenza landelliana in maggioranza al Comune: Di Fonso, eletto con la Lega, ma da sempre civico, sta per entrare nel progetto di Italia in Comune, fortemente appoggiato dall’amico di sempre Pippo Liscio e dal coordinatore Rosario Cusmai.
Si attende soltanto l’ok dell’organigramma regionale del movimento pizzarottiano. La civica Italia in Comune non può essere un taxi. Del resto, però, proprio i pizzarottiani in provincia di Foggia hanno bisogno di rafforzare la loro lista. Non si esclude una forte competizione interna proprio tra Cusmai e Di Fonso.
“Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più”, ha scritto il dirigente Asl Liscio rivolto a Di Fonso. “No man no cry” di Jimmy Sax è la musica del suo primo video che ha accompagnato la cavalcata delle scorse comunali e ora accompagna le immagini di Capitanata. Se Max non piange, a piangere potrebbe essere Michaela Di Donna, che aveva già dato per certo il sostegno alla sua candidatura di Di Fonso. Molti supporter li avevano visti insieme in diversi bar della città e in alcuni prossimi comitati, ma qualcosa si sarebbe rotto con il sindaco e cognato Franco Landella, che avrebbe tardato troppo a sostituire il riferimento in giunta di Di Fonso.
Da tempo infatti, il consigliere comunale avrebbe chiesto la rimozione di Cinzia Carella, da lui indicata, per Gianni Di Lauro. La cosa sembrava fatta perché, per via delle quote di genere, sarebbe caduto un uomo nell’esecutivo, ossia il leghista Paolino La Torre, ma poi Landella avrebbe preferito intessere un rapporto personale con la giovane assessora alla sicurezza. Da qui la decisione di Di Fonso di correre da solo.
Le sue motivazioni però sono molto più articolate. “Adesso ho lanciato la mia candidatura ma non è detto che poi sia io il candidato, posso anche aderire ad un progetto, sto valutando una serie di cose insieme a Rosario Cusmai e Pippo Liscio. Il discorso è ampio: che tipo di progetto c’è dietro una candidatura? Ti votiamo solo per farti eleggere e poi? Con Rosario c’è una ottima collaborazione che potrebbe sfociare in un supporto reciproco, oggi tutti puntano a candidarsi per pesarsi. Queste regionali saranno molto più difficili, siamo stati tre mesi fermi, sarà una campagna elettorale diversa, la gente ha tanti problemi, serve un progetto fattivo”, spiega a l’Immediato.
Perché hai lasciato Di Donna al suo destino? “Non ho scelto di abbandonare Michaela, ma dobbiamo capire il suo progetto qual è. Facciamo eleggere Di Donna e buona notte e grazie? È una ragazza molto intelligente, ma dietro i candidati devono esserci dei progetti politici e non solo la propria personale elezione. Chi parla di programmi? Nessuno”.
Di Fonso non nega che dietro la sua decisione ci sia anche la difficile questione personale. In questi mesi, a suo dire, nessun politico si sarebbe fatto portavoce della sua battaglia. Pertanto, secondo il sindacalista, meglio misurarsi direttamente a viso scoperto.
“Quella è una strada a parte che sta facendo il suo percorso nelle sedi della giustizia del lavoro, sono due cose distinte. Franco Landella ha tentato una mediazione, l’ha fatto per salvare un suo consigliere comunale, una mediazione che non ha portato risultati. Mi sono detto che resto il più suffragato di Foggia, sono forte in provincia e non solo in città. La mia situazione paradossalmente mi ha anche rafforzato politicamente, tanti amici del popolo mi hanno offerto la loro solidarietà”.