“Finalmente una buona notizia! Stamattina mi hanno notificato la conclusione delle indagini per la vicenda giudiziaria che mi ha riguardato.
Cosa nota come nota era il fatto che arrivasse la comunicazione di chiusura. Ora però si faccia presto ad accertare e fare chiarezza su una vicenda della quale sono totalmente estraneo avendo agito sempre nell’interesse collettivo. Sono un uomo delle Istituzioni e come tale ho piena fiducia nell’operato della Magistratura”. Lo ha scritto il consigliere regionale di San Marco in Lamis, Napoleone Cera, accusato insieme al padre Angelo (in foto sopra con il suo avvocato) di tentata concussione per alcune nomine in Asl e Consorzio di Bonifica. Sulla vicenda, la Procura di Foggia ha chiuso le indagini. Nell’inchiesta anche il governatore Michele Emiliano e l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Ruggieri, accusati di concorso in corruzione per una nomina in una ASP di Chieuti.
Si va verso la richiesta di rinvio a giudizio per tutti. “Prendiamo atto con rispetto e osserviamo che l’accusa si riferisce a un’ipotesi su cui il gip ha già rilevato l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza”, queste le parole dell’avvocato Sassanelli, legale di Emiliano, riportate dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Sulla storia della Asp, il gip aveva respinto la richiesta di arresto per i Cera, finiti ai domiciliari per le presunte pressioni riguardanti assunzioni al Consorzio.