Ristoratori foggiani rammaricati per lo slittamento delle comunioni, una decisione che complicherebbe ancora di più la situazione economica del settore. A l’Immediato hanno scritto una lettera: “Sentiamo la necessità di esprimere tutto il rammarico ma anche la disperazione riguardo alla decisione del vescovo Pelvi della diocesi Foggia-Bovino di rimandare le comunioni alla primavera del 2021″.
Secondo i ristoratori, non si sarebbe tenuto conto “di tutte quelle aziende che dovranno chiudere o saranno costrette a licenziare numerosi lavoratori. È stato stroncato un anno di lavoro. Le comunioni ci avrebbero dato un po’ di ossigeno, consentendoci di rialzarci un po’. Inoltre – aggiungono i ristoratori – non troviamo affatto giusta la decisione in quanto il sacramento dell’eucarestia viene comunque concesso in matrimoni e battesimi, ma anche durante una semplice funzione religiosa. Dunque, perché rimandare solo le comunioni? Perché solo questa diocesi ha preso tale decisione? Se esiste un pericolo, esiste per tutti. Se le nostre richieste non verranno prese in considerazione, per noi sarà una catastrofe“.