Arresti domiciliari per P.L. classe 1963, beccato dagli agenti della squadra mobile di Foggia ed incastrato anche dalle registrazioni audio delle vittime. L’indagato si sarebbe reso responsabile dei reati di stalking e lesioni nei confronti dell’ex-moglie A.R. di tre anni più giovane e della figlia 28enne.
L’uomo già in passato, a causa delle sue condotte violente e prevaricatrici in famiglia era stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento lo scorso febbraio 2019 sempre per reati commessi nei confronti dell’ex-moglie. Nel periodo successivo, una volta intervenuta la separazione coniugale, l’indagato avrebbe iniziato una spasmodica e morbosa condotta persecutoria nei confronti dell’ex-coniuge e questa volta anche nei confronti della figlia.
L’indagato negli ultimi mesi, si sarebbe spesso appostato sotto l’abitazione delle due donne per poi pedinarle in ogni loro spostamento, minacciandole e offendendole prospettando anche atti ritorsivi violenti.
Nelle ultime settimane avrebbe aggredito l’ex-moglie davanti alla figlia per costringerla a salire sulla sua autovettura, strappandole la maglia e provocandole delle ecchimosi certificate presso il Policlinico Riuniti. In un’altra occasione avrebbe raggiunto la figlia allo scopo di far pervenire all’ex moglie altre minacce ed offese. E ancora, dopo aver seguito la donna ed essersi appostato nei pressi di un esercizio commerciale, l’avrebbe aggredita nonostante la presenza di altro familiare. Nell’ultimo episodio accaduto nel mese di maggio, l’indagato avrebbe bloccato la figlia chiedendole dove si trovasse la madre e sfilandole le chiavi dal cruscotto dell’auto.
Le dichiarazioni accusatorie dei familiari sono avvalorate dalle registrazioni delle frasi minacciose, dagli interventi delle pattuglie delle volanti e dalle dichiarazioni rese dai testi anche estranei all’ambito familiare.