Con Vito Piazzolla non sembra reggere nessuno. L’ultimo dell’elenco è l’ex direttore sanitario Antonio Nigri che, dopo averlo preannunciato più volte, questa volta ha rassegnato realmente le dimissioni. Prima di lui si contano diversi componenti del management che non hanno retto al modus operandi del dirigente barlettano: prima il carabiniere Marcello Sciarappa (ex direttore amministrativo), il quale abbandonò d’improvviso l’incarico lasciando molti dubbi sulle reali motivazioni; poi due direttori sanitari, il dirigente di lungo corso Antonio Battista e Alessandro Scelzi, entrambi ex direttori sanitari.
Nel mezzo, lunghe vacatio durante le quali il dg riconfermato dal governatore Michele Emiliano ha esercitato anche i ‘poteri’ dei pezzi di governance mancanti.
Tra le altre, la scelta dell’ex sindaco di Monte Sant’Angelo e dirigente medico dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro), è particolarmente greve in questa fase di emergenza da Covid-19. Proprio nel momento in cui l’azienda stava cercando di riorganizzare l’assistenza territoriale per essere pronta ad una potenziale nuova ondata, lascia un pezzo decisivo in questo senso. A peggiorare le cose, la difficoltà di coprire le voragini in organico tra i medici, con concorsi che quasi mai riescono a centrare gli obiettivi di reclutamento.
Sullo sfondo, le pressanti richieste di internalizzazione delle postazioni 118 gestite dalle associazioni di volontariato. Proprio il governatore Emiliano qualche settimana fa aveva dichiarato a l’Immediato di essere “soddisfatto” del lavoro di Piazzolla. Ora lo scenario sembra essere cambiato. Si attendono le “ragioni ufficiali” della scelta. Una cosa sembra certa: non potrà essere tollerata un’altra vacatio di ruolo nell’azienda foggiana che ogni anno gestisce 1,2 miliardi di euro.