Protesta pacifica dei titolari di ristoranti e bar a Monte Sant’Angelo. Hanno acceso le luci dei locale e fatto foto alle chiavi con il biglietto da visita, consegnando simbolicamente le attività al primo cittadino. Poi in una lettera hanno scritto.
“Siamo sfiniti. Un’iniziativa che coinvolge larga parte di Partite Iva del comune garganico di Monte Sant’Angelo, soprattutto quelle operanti nei settori più colpiti dall’emergenza Covid19 come bar e ristoranti. La consegna simbolica delle chiavi della propria attività al Primo Cittadino vuole essere un grido di richiamo per quella che è e sarà una crisi economica di immane portata. La situazione è difficile e in continuo cambiamento e, giudizi a parte sulle scelte operate dal Governo, è chiaro che non spaventano solo le conseguenze derivanti dal lockdown degli ultimi mesi e l’incertezza sulle date di riapertura di tali settori, ma anche e soprattutto le conseguenze nel medio-lungo termine, quando anche l’eventuale ripresa della propria attività non potrà essere esplicata al 100% a causa sia delle misure restrittive e di contenimento imposte sia della diffusa psicosi che allontana i clienti da situazioni che proverebbero un forte disagio emotivo.
Se le istituzioni non adottano misure concrete di aiuti, quelle chiavi realmente non apriranno più le porte di attività martoriate da canoni di locazione, utenze, Tari, spese di gestione e mancati guadagni.
Al sindaco Pierpaolo d’Arienzo si chiede un tavolo di confronto affinché possa, per quel che concerne le materie di sua competenza, per raggiungere poi il resto delle Istituzioni ove necessario, riaccendere la speranza e restituire quella serenità e dignità calpestate dalla pandemia. Uniti per ripartire più forti di prima”.