“Stiamo presentando un nuovo scenario, che ci auguriamo non si verifichi mai, di 3500 contagiati. Come già detto, normalmente di fronte a un certo numero di casi positivi si ricorre all’ospedalizzazione nel 50% casi e alle terapie intensive nel 10-15% dei casi”. Su questi numeri è stato parametrato il nuovo piano presentato oggi dal presidente Michele Emiliano, dal direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro e dal virologo Pierluigi Lopalco.
La fase due, dunque, porta il sistema a ritararsi con un incremento previsionale di 1500 nuovi contagi rispetto ai 2mila inizialmente considerati.
“Al momento – ha spiegato Lopalco, l’epidemiologo della task force della Regione – a oggi sono occupati 121 posti di terapia intensiva su 173, 154 di pneumologia su 187, 294 su 352 di malattie infettive. Lo scenario con 3.500 contagi prevede l’inserimento di Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo e il Santa Caterina Novella Galatina nella rete degli ospedali Covid. “Appena avremo le disponibilità di respiratori ed altro materiale necessario, implementeremo progressivamente gli altri posti previsti”, ha precisato Montanaro.
“Nella fase due – ha spiegato Emiliano – ci proponiamo di arrivare a 344 posti di terapia intensiva, 564 di pneumologia e 709 posti di malattie infettive”. Altri 493 posti sono dedicati alla post-acuzie, cioè alle persone dimesse dagli ospedali covid per la fase di isolamento fino a che il tampone non diventa negativo. Complessivamente sono stati destinati 2143 posti per l’emergenza Covid 19, mentre sono state destinate circa 50 strutture, tra pubblico e privato, a tutte le altre attività – ed emergenze – sanitarie.
“Gli sforzi messi in atto ad oggi fanno sì che in Puglia la previsione dei 2mila contagiati verrà raggiunta tra 2-3 giorni – continua Lopalco -; stiamo procedendo secondo previsioni con una media di circa 100 casi al giorno. Sui 1800 casi identificati finora, abbiamo fatto un lavoro importante sui territori, effettuando circa 14mila tamponi: il 12,8 per cento dei positivi, dunque, rappresenta una percentuale particolarmente favorevole. Il 18 per cento circa dei positivi sono asintomatici. Ad essere ospedalizzati sono il 45% dei casi, mentre i pazienti critici sono il 24 per cento”. Poi le previsioni: “Ci aspettiamo che la situazione resti invariata, sperando che nella prossima settimana finalmente potremo osservare un calo della curva epidemica, dipende molto dal comportamento dei cittadini”.
“Abbiamo assunto 750 persone – ha detto Emiliano sugli operatori sanitari -, ovviamente queste assunzioni hanno reso necessario collocare negli alberghi il personale che viene da fuori e tutte le persone che lo desiderano. Tutti i direttori generali delle Asl hanno preso contatto con la rete alberghiera”.
Infine, è stata affrontata la preoccupazione per “i diversi focolai nelle Rsa pugliesi”. “Abbiamo detto ai dipartimenti di Prevenzione delle Asl di effettuare tamponi a tutti i sintomatici prevedendo, laddove necessario, l’ospedalizzazione – conclude Montanaro –. Se i gestori delle strutture non sono in grado di gestire le emergenze, l’Asl mette a disposizione il personale per affrontare al meglio i casi”. Lopalco ha confermato “diversi cluster in alcune residenze per anziani sul territorio pugliese”, tra questi anche le rsa “San Raffaele” di Troia e “Il Girasole” di Bovino. L’epidemiologo ha affermato che “siamo seduti su una polveriera, non possiamo allentare attenzione”.
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