“Molti dipendenti stanno facendo smart working, i ragazzi e i bambini studiano da casa, sono cambiate molte abitudini e modalità di studio e lavoro. Ci stiamo adoperando per attrezzare i clienti di microfoni, webcam per skype e per le videochiamate”.
Lavora più che mai in tempi di Coronavirus Andrea Pompilio, assistente informatico e tecnologico per privati e aziende importanti del territorio. Col suo punto vendita Bigo Informatica in via Lucera a Foggia è aperto anche al mattino, differentemente dai tempi regolari, quando il negozio è aperto solo di pomeriggio. “Ci sono state molte richieste per collegare i telefonini ai televisori, per avere internet per rendere la quarantena meno difficile”, spiega a l’Immediato.
Qual è la richiesta più frequente? “Sicuramente le webcam, seguono gli adattatori e infine le cartucce per stampare o anche le stampanti, non tutti ce le hanno in casa per stampare i compiti dei bambini. C’è una marea di carte di compiti da stampare, potrebbero non bastare le cartucce tra un po’”.
Secondo Pompilio, se la quarantena dovesse proseguire oltre il 2 aprile, sarebbe una sconfitta per molte aziende. Lo smart working non è facile da attuare nel lungo periodo. “Si dovrà trovare una quadra per le aziende, per pagare i fornitori. Dobbiamo trovare il modo di aiutarci un po’ tutti, non avremo più richieste di questo genere, perché il mercato è saturo”, conclude.