Sarebbero ‘delicate’ le condizioni dell’uomo di San Nicandro Garganico risultato positivo al Covid-19 e ricoverato in terapia intensiva a San Giovanni Rotondo. Il sindaco della città di San Pio, Michele Crisetti, ha informato la cittadinanza dicendo che “tutto il personale medico-sanitario e i parenti entrati in contatto con il contagiato sono stati messi in quarantena al fine di circoscrivere la diffusione del virus”.
Intanto sarebbe stato ricostruito il percorso compiuto dal pensionato dell’ufficio economato dell’Asl di Foggia, il 75enne morto a San Marco in Lamis il 27 febbraio scorso. L’uomo sarebbe stato per qualche giorno – a cavallo tra gennaio e febbraio – a Cremona, in Lombardia. Poi il rientro nella città natale, il 16 febbraio scorso. A questo punto sarebbe partita la comunicazione al medico curante, così come previsto dalle disposizioni. Da quel momento sono iniziati i primi malori: senso di spossatezza e inappetenza e qualche linea di febbre. Il decesso è avvenuto in casa, la sera del 27 e, il giorno successivo, il corpo sarebbe stato portato prima all’ospedale di San Severo e poi nella sala mortuaria di San Marco in Lamis.
Il risultato del test che ha rilevato la positività al nuovo coronavirus, tuttavia, è arrivato dopo la celebrazione del funerale, avvenuto nella chiesa “La Collegiata” di San Marco in Lamis, esponendo così al contagio moltissime persone.
Dalle indiscrezioni che stanno trapelando in queste ore, quattro persone vicine alla vittima avrebbero contratto il virus. Oggi il governatore pugliese Michele Emiliano, per limitare il cluster, ha chiesto al prefetto di comunicare al presidente del Consiglio Giuseppe Conte la necessità di adottare la zona rossa per la cittadina garganica, per evitare che il contagio possa allargarsi velocemente nel resto della provincia e della regione.