I “4 passi” con il governatore Michele Emiliano, fortemente voluti dal direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, scontentano gli operatori del Colonnello D’Avanzo. Le accuse arrivano dal Tribunale dei diritti del malato che sottolinea la mancata apertura del CPT (ribattezzato Centro Polifunzionale Territoriale) del presidio ospedaliero nel cuore della città.
“L’attivazione era stata prospettata dal governatore stesso già due anni fa, i cittadini l’aspettano da tempo – fanno sapere –. Il direttore generale Dattoli assicurò, tramite stampa, che prima dell’estate 2019 il servizio sarebbe stato attivato. Cosa che non è avvenuta. A tutt’oggi gli utenti che si presentano al plesso di viale Ofanto trovano solo insegne dietro porte inequivocabilmente chiuse.
Vogliamo, ancora una volta, ricordare che il Il CPT, già attivato nelle altre province pugliesi, è destinato ad una funzione strategica: qui i Medici di Base, Guardia Medica e Specialisti, garantirebbero prestazioni H24 col supporto dei servizi diagnostici. Un’alternativa in alcuni casi al Pronto Soccorso, da sempre sovraccaricato, e molti meno disagi ai cittadini”.
“Eviti il direttore di fare promesse da marinaio – proseguono -, e provveda con urgenza a garantire un servizio che non sia l’occasione per passerelle da 4 passi del suo Presidente Emiliano”. La struttura rientra in un piano di riqualificazione con fondi non statali. Ma al momento i lavori non sono ancora partiti. Anche le pneumologie, che avrebbero dovuto spostarsi, sono ancora nel loro posto originario. “Il progetto del Ctp è già previsto da una precisa convenzione – spiega a l’Immediato l’ex direttore sanitario di Riuniti e Asl, Antonio Battista -, la previsione è quella di mettere assieme 10 medici di medicina generale per servire circa 15mila pazienti, h24. Nel D’Avanzo così sarebbe stato possibile assistere i pazienti nelle patologie più frequenti con il vantaggio di avere la disponibilità, all’occorrenza, di specialisti direttamente sul posto”.
La previsione, tuttavia, non si è mai concretizzata. E lo stesso Battista, che avrebbe dovuto essere il coordinatore della riqualificazione, è andato in pensione.