Matteo Salvini nel tour pugliese, da Taranto a Squinzano fino all’hinterland salentino, sul palco allestito nell’oleificio della cooperativa agricola, con un comizio più fiacco del solito (sono lontani i tempi dell’agosto peschiciano) non ha risolto il dubbio del centrodestra pugliese: Fitto sì o Fitto no? Ma ormai le quotazioni del leader di Maglie sembrano essere scese drasticamente, nonostante l’impegno di Giorgia Meloni.
Sullo sfondo c’è la battaglia nazionale per la leadership al Sud: Salvini sa bene che un candidato targato Fratelli d’Italia in Puglia rischierebbe di far avanzare troppo il partito con la vecchia fiamma tricolore, rischiando anche di superare la Lega. È necessario un nome neutro o leghista della società civile. Abbiamo scritto del no del rettore Uricchio, fantasiose anche le indiscrezioni di chi vorrebbe il confindustriale Sergio Fontana della farmaceutica pugliese a guidare la coalizione (l’imprenditore con alcuni suoi parenti e amici garganici ha già seccamente smentito). Chi resta? Si ipotizza il nome del rampollo dei Divella, ma molti sono ancora carezzati dall’idea di Gianni Cantele della Coldiretti.
Una cosa è certa: con Nuccio Altieri candidato si smorzerebbe l’entusiasmo di tanti fittiani, che in questo momento sono a mille e si stanno posizionando nelle varie liste. Ieri tutti i leghisti erano ad Orta Nova per un incontro sulla flat tax con Armando Siri: i salviniani stanno battendo a tappeto tutto il territorio pugliese, non perdendo di vista nessun Comune.
Intanto a livello locale ci sono molte lotte intestine. Secondo rumors il sindaco di Foggia Franco Landella avrebbe incontrato a Roma Giorgia Meloni e avrebbe già pattuito il suo ingresso nei Fratelli d’Italia. Sono forti le sue interlocuzioni anche con Raimondo Ursitti della Lega, partito che ha al momento una lista molto equilibrata con i candidati Joseph Splendido, supportato da tutto l’apparato salviniano compreso l’europarlamentare Massimo Casanova e i due outsider Luigi Miranda e Marco Trombetta, insieme a Vincenzo Riontino, Marianna Bocola e Di Natale a Foggia e Marianna Natale a San Giovanni, ma senza big in grado di sfiorare i 10mila voti.
A molti amici Landella dà per sicura la candidatura di Michaela Di Donna proprio nei Fratelli d’Italia, nonostante le pressioni di D’Attis affinché resti per non svuotare definitivamente Forza Italia e nonostante i due coordinatori meloniani Giandonato La Salandra e Franco Di Giuseppe abbiano garantito che saranno solo due le donne candidate, la lucerina Marianna Petroianni e la sangiovannese pasionaria Nunzia Canistro.
Nei Fratelli d’Italia la lista sarebbe già chiusa con i tre foggiani Giannicola De Leonardis, Bruno Longo, Ciccio D’Emilio, le due donne Petroianni e Canistro, Gianvito Casarella, Lello Castriotta e Domenico Fallucchi.
La notizia “Di Donna fuori da Forza Italia” sta creando del resto non poche turbative tra gli azzurri locali. “Ancora non passa, quando accadrà vedremo se sarà nei Fratelli d’Italia o nella Lega”, ha detto un dirigente forzista a l’Immediato senza nascondere che ormai il cambio di casacca della cognata del sindaco sia un dato di fatto.