I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo hanno arrestato due stranieri, un macedone (A.N. 35enne) ed un albanese (H.A. 34enne), da anni residenti a San Giovanni Rotondo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Da qualche giorno giungevano notizie circa il loro coinvolgimento nella gestione dello spaccio di droga a San Giovanni Rotondo. Pertanto, è stato predisposto un servizio di osservazione e pedinamento finalizzato a riscontrare le notizie acquisite.
Così, nel pomeriggio, sono stati individuati all’interno di un ristorante intenti a pranzare. Una volta usciti dal locale, i due sono saliti su una macchina guidata dal macedone per dirigersi in una zona isolata del paese. I due sono stati immediatamente bloccati dai carabinieri che stavano monitorando i loro spostamenti. Durante la successiva perquisizione, all’interno dell’auto sono state rinvenute tre cipolline termosigillate contenenti cocaina. Tale rinvenimento confermava i sospetti sui due, per cui si è deciso di approfondire gli accertamenti e nonostante la mancata collaborazione dei due, i quali hanno provato invano a ingannare i militari inventandosi domicili fittizi nella zona di San Giovanni Rotondo, sono state individuate le loro reali dimore.
Le successive perquisizioni in quelle abitazioni hanno consentito di recuperare altra sostanza stupefacente dello stesso tipo, parte della quale già confezionata in dosi ed anche una piccola parte di marijuana, oltre a tutto l’occorrente per il confezionamento in dosi quali buste in plastica, sostanza da taglio e tre bilancini di precisione.
Addosso ad uno di loro è spuntata un’agenda con su scritti nomi, quantità e somme di denaro, riconducibili naturalmente all’attività di spaccio.
Ad entrambi è stata sequestrata un’ingente somma di denaro (duemila euro circa), ritenuta provento della loro attività illecita. L’operazione si è conclusa con il rinvenimento ed il conseguente sequestro presso l’abitazione del macedone di armi bianche (una katana e tre grossi pugnali che ricordano quelli di “Rambo”), mai denunciate alle autorità come invece previsto dalla normativa vigente.
Gli accertamenti analitici eseguiti da personale del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale dei carabinieri di Foggia hanno permesso di quantificare la sostanza stupefacente sequestrata, circa trenta grammi di cocaina, da cui era possibile ricavare 119 dosi e circa un grammo di marijuana da cui era possibile ricavare 4 dosi.
I due soggetti arrestati, dopo le formalità di rito sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.