“Nel giorno dell’importante convention di Universo Salute a Bisceglie dedicata alla riconversione degli istituti ortofrenici, un nuovo attentato dinamitardo ha colpito alle prime ore del mattino un’altra struttura di Sanità Più del Gruppo Telesforo, Il Sorriso di Stefano. La domanda che ci poniamo è se gli autori e i mandanti di questo vile gesto che poteva provocare la morte della donna che era all’interno a lavorare, sappiano o meno che hanno colpito un simbolo di umanità e di altruismo”. È uno sfogo amaro quello apparso questa mattina sulla pagina Facebook del gruppo Universo Salute, anche perché ad essere colpito è stato il mezzo del papà di un paziente che aveva donato l’immobile a Sanità Più.
“Forse non tutti conoscono l’origine del nome di questo centro diurno e sarà bene ricordarlo proprio oggi. Stefano Franchi era un ragazzo ospite della Rssa il Sorriso deceduto nel giugno 2016 per via di una grave malattia neurodegenerativa. Il padre di Stefano alla morte del figlio, ha voluto donare questo immobile a Sanità Più in segno di riconoscenza per le cure prestate con amore e dedizione a Stefano. Un gesto di una portata e di un significato enormi. Per rispetto verso la famiglia Franchi e in memoria di Stefano, Sanità Più ha deciso di destinare l’immobile all’apertura di un centro per anziani che oggi permette a 30 famiglie di vivere la fragilità che accompagna il proprio caro con tranquillità nella piena sicurezza di una gestione sana e umana prima ancora che altamente professionale. Ironia della sorte, l’atto vandalico ha colpito direttamente la famiglia Franchi perché l’auto del papà di Stefano che era parcheggiata vicino all’entrata del Sorriso di Stefano ha subito ingenti danni per via dell’esplosione. Nel momento in cui leggete questo comunicato, la squadra di manutentori del nostro gruppo ha già ripristinato i locali e sta accogliendo con il calore di sempre i nostri 30 ospiti. Noi andiamo avanti – concludono -. Con la vostra solidarietà e con fiducia nelle istituzioni, nella magistratura, nelle forze dell’ordine e nella giustizia”.