Durissima la reazione del sindaco Franco Landella alla nomina del commissario del Consorzio Asi di Foggia. In una lunga nota minaccia di impugnare l’atto e il bilancio dell’ente consortile.
“Ancora una volta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dimostra di considerare il territorio, gli Enti Locali ed i principi di condivisione delle decisioni una specie di fastidio di cui si può fare volentieri a meno. Ancora una volta il Governatore predica bene e razzola male, peraltro assumendo decisioni unilaterali nel pieno della sua personale campagna per le primarie ed evidentemente in vista della tornata elettorale del 2020.
La nomina dell’ennesimo Commissario per il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Foggia è un nuovo schiaffo alla nostra comunità. Al Commissario Santi Giuffrè, infatti, succederà Agostino De Paolis, in una logica che esautora i soci del Consorzio dai processi decisionali, nonostante partecipino economicamente al suo funzionamento. Avevo chiesto al Governatore prima delle elezioni comunali di avere rispetto per la volontà dell’Assemblea dei Soci in ordine alla definizione della governance del Consorzio. Un rispetto che il presidente Emiliano ha confermato di non avere, come dimostra la tempistica di un commissariamento disposto in presenza di una riunione dell’Assemblea dei Soci già formalmente convocata per il 10 gennaio 2020 per l’elezione del presidente e del CdA. Un iter la cui legittimità valuteremo con i legali del Comune, anche verificando la sussistenza di un eventuale abuso, anche con riferimento alle motivazioni del commissariamento, che appaiono singolari e deboli sul piano della loro consistenza”.
“Nel caso di specie, inoltre – aggiunge Landella – pur avendo la massima stima per la figura e la storia del nuovo Commissario, mi pare si sia lontani dal profilo di cui l’ASI avrebbe bisogno, tanto più essendo alle prese con un piano di riequilibrio di bilancio che avrebbe reso necessarie competenze specifiche e tecniche. Lo affermo nella profonda convinzione che si stiano commettendo degli errori che personalmente contesterò in tutte le sedi competenti, anche attraverso una richiesta di risarcimento danni. Far pagare ai cittadini, quindi ai Comuni, gestioni maldestre come quella dell’impianto di depurazione potrebbe infatti configurare un danno erariale. Tra l’altro non è possibile pensare di utilizzare i soldi dei pugliesi per porre rimedio alla cattiva gestione di un servizio. Le conseguenze di questi sbagli, dunque, non possono in alcun modo essere valutate come perdite di bilancio da far ripianare ai soci del Consorzio, ma vanno considerate residui attivi, tanto più perché non si tratta di decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione. I fanghi accumulati provengono da società che hanno scaricato ‘fuori tabella’ e che adesso dovrebbero essere chiamate a rispondere del loro operato anche dal punto di vista economico. Un tema che però non potrà essere discusso analiticamente dall’Assemblea dei Soci, che come detto il commissariamento disposto dal presidente della Regione ha di fatto espropriato del suo ruolo”.
Nella sua conclusione c’è il presagio per il prossimo 10 gennaio. “Un Ente strategico per lo sviluppo di Foggia e della Capitanata non può essere governato con queste modalità, silenziando la voce e calpestando i diritti e la volontà delle rappresentanze del territorio che lo mantengono finanziariamente in vita. È per queste ragioni che annuncio sin d’ora la mia volontà di impugnare sia il bilancio dell’ASI, per le inesattezze che contiene, sia la nomina del nuovo Commissario, per aver impedito all’Assemblea dei Soci di esercitare la propria funzione”, chiosa.
Il nuovo commissariamento del Consorzio Asi, affidato all’ex dirigente di Polizia Agostino De Paolis, ha spiazzato tutti. La Regione Puglia, che intende rinviare la questione Asi a dopo le elezioni regionali, non s’è fatta prendere in contropiede dalle dimissioni di Fabio Porreca in Cciaa, che adombravano a detta di molti, nonostante il forte conflitto di interessi, un mezzo patto per la sua presidenza del consorzio, con l’accordo di Comune, Provincia e alcune categorie.
Che Santi Giuffrè fosse stanco dell’incarico era noto a tutti gli stakeholders e a tanti tecnici, che lo avevano incontrato in Sisecam per l’incontro col premier Giuseppe Conte, in compagnia dell’ingegnere dell’Ente Gianni D’Errico.
È di oggi la notizia dell’arrivo di Amazon nella zona industriale di Bitonto, con il forte interessamento del sindaco pizzarottiano Michele Abbaticchio. Come si sa, il colosso di Bezos si era affacciato al Sud in prima battuta proprio a Foggia, in zona Asi, per aprire il suo hub. Ma, a causa delle lunghissime lotte intestine in Asi e del defenestramento dell’incompatibile Angelo Riccardi, nessuno, e nella struttura consortile e dal territorio, in Capitanata era riuscito a dare una risposta concreta all’investimento straniero.
Intanto, proprio nelle scorse ore il Comune di Foggia, socio del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Foggia, si è impegnato a pagare le quote associative annuali, da versare anticipatamente così come previsto dall’art. 8 e dall’art. 11 – comma 3 – dello Statuto del Consorzio ASI di Foggia. Il pagamento dei contributi da parte dei consorziati costituisce il requisito essenziale per il Consorzio ai fini dell’approvazione del Piano annuale economico finanziario e del Piano triennale delle attività. Il Comune di Foggia è tenuto al versamento della quota parte per un ammontare pari ad 60.200 euro.
Il sindaco Franco Landella, che in campagna elettorale ai suoi grandi elettori aveva assicurato di far valere le proprie quote per l’elezione dell’ex sindacalista Cisl Giulio Colecchia, anche il prossimo 10 gennaio avrà dalla sua l’arma del pagamento delle quote, cosa che non possono vantare gli altri enti consorziati.