Consiglio camerale in Camera di Commercio a Foggia questa mattina nella sede di via Protano, prodromico agli appuntamenti del prossimo 2 dicembre, quando si riuniranno la Giunta e i consigli di amministrazione delle due aziende speciali, Lachimer e Cesan.
All’ordine del giorno c’era la possibilità di avviare degli iter per l’assunzione di nuove figure professionali per l’ente. Ma l’equilibrio economico precario, unito alla drastica diminuzione del diritto annuale, che comporta nelle casse della Camera circa 5 milioni di euro in meno non consente di dare il via a nuove stabilizzazioni o progressioni di carriera. Tra i macigni dei conti della Camera appare anche la spesa della ingente nuova sede, il cui debito non consente all’ente di avere avanzi patrimonializzati.
“Per prudenza le assunzioni vengono rinviate e sospese. Le uniche aree in cui c’è qualche margine di intervento sono le aziende speciali e gli uffici del nuovo segretario generale, che necessitano di una nuova campagna di comunicazione, on line ed off line. Dobbiamo rilanciare l’immagine dell’ente”, ha detto il presidente Fabio Porreca al consiglio riunito.
Il contributo alle aziende speciali è oggi pari a ben 1 milione di euro. Troppo, secondo Porreca. Cesan e Lachimer devono essere razionalizzate. “Sono molto contento e soddisfatto della presidenza della Camera di Commercio, è stata una esperienza di crescita. Ma ho vissuto anche la mortificazione di vivere un ruolo manageriale che non facevo neanche nella mia impresa”, ha detto con un certo rammarico misto ad orgoglio in sala.
Quest’oggi il consiglio ha deliberato la relazione previsionale e programmatica 2020 e ha approvato la decisione di Giunta secondo cui si aumenterà il diritto annuale delle imprese del 20%, per avere una liquidità pari a 2,76 milioni di euro in base triennale, di cui una quota vincolata in oneri figurativi e vaucher.
“L’esigenza di tenere sotto controllo i costi e di mantenere l’equilibrio economico e finanziario c’era, c’è e ci sarà”, ha detto a l’Immediato il presidente Porreca. “La Camera deve prevedere qualsiasi intervento – ha continuato -. Avevamo previsto di procedere all’assunzione delle nuove figure, cioè due profili C, una progressione verticale e un dirigente, ma abbiamo valutato che questa decisione debba essere sospesa e rinviata per garantirci un equilibrio economico. È da tempo inoltre che sia negli strumenti programmatici della Camera sia in base agli inviti e alle sollecitazioni sindacali ci proponiamo di ridurre il contributo che la Camera di Commercio dà alle aziende speciali o attraverso l’aumento dei ricavi delle aziende speciali o in alternativa e in abbinamento con un contenimento dei costi. Dobbiamo razionalizzare e riorganizzare i servizi, non possiamo più attendere”.
Come mai aumenterete il diritto annuale del 20%? Era necessario? “Abbiamo deciso di aderire al programma nazionale condiviso tra Camere di Commercio e Mise dell’aumento del diritto annuale del 20%, che è stato già ridotto del 50%, quindi porterebbe il diritto annuale ad un 60% di quello storico ante 2014. Aumento che potrà essere utilizzato per finanziare alcuni programmi strategici nazionale, come la digitalizzazione delle imprese, l’orientamento al lavoro della formazione dei lavoratori, interventi sul turismo e sull’internazionalizzazione e l’attivazione dell’ocri, per la rpevenzione al rischio di imprese, un obbligo di legge, con un tentativo della Camera di Commercio di prevenire il default”.