La squadra mobile di Foggia e il Reparto Prevenzione Crimine – “Puglia Settentrionale”, hanno arrestato Michele Gentile, classe ’56, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio ai danni di un suo vicino di casa.
Alle 14.15 circa del 24 agosto scorso, è giunta in Questura una richiesta di intervento in ragione dell’esplosione di colpi di arma da fuoco all’interno di un cortile situato a Foggia in via Libero Baviera da parte di Gentile il quale subito dopo, insieme al figlio, si era barricato in casa.
Sul posto la polizia ha subito avviato una serrata trattativa con l’autore del reato riuscendo poco dopo a fare ingresso nell’abitazione ed effettuare una capillare perquisizione domiciliare finalizzata all’individuazione e sequestro dell’arma. Gli investigatori, quindi, messo in sicurezza il fucile occultato dalla vittima sotto il materasso presente in camera da letto, hanno proceduto alla ricerca di ogni elemento utile a ricostruire la vicenda e all’audizione delle numerose persone informate sui fatti, compreso il figlio di Gentile che aveva assistito all’intera scena.
È emerso che l’uomo, esasperato da pessimi rapporti di vicinato, aveva effettivamente esploso colpi di arma da fuoco all’indirizzo del suo vicino.
Inoltre, gli investigatori hanno accertato che il pretesto che aveva determinato Gentile ad imbracciare l’arma ed esplodere due colpi di fucile all’indirizzo del vicino era rappresentato dalle lamentele della vittima per il posizionamento di due fioriere innanzi alla propria abitazione che ostruivano il passaggio condominiale.
Il vicino, secondo quanto dalla stessa riferito in sede di denuncia, si era recato da Gentile per chiederne la rimozione di modo da consentirgli un accesso agevole alla propria abitazione. Ne è nato un alterco con il figlio dell’arrestato cui è seguito, poco dopo, l’arrivo del genitore il quale, imbracciato il fucile, ha esploso d’impeto un colpo all’indirizzo della vittima, fortunatamente mancando l’obbiettivo. Tuttavia, evidentemente non soddisfatto, Gentile ha esploso un altro colpo in direzione del vicino, stavolta non riuscendo ad attingere “il rivale” in virtù del provvidenziale intervento del proprio figlio, il quale si è frapposto repentinamente afferrando la canna del fucile impugnato dal padre e deviandone il colpo verso l’alto.
L’accurata perquisizione domiciliare ed il sopralluogo degli operatori della Polizia Scientifica hanno permesso di individuare e sequestrare un bossolo esploso all’interno dell’abitazione di Gentile, nonché, sulla parete dell’abitazione posta di fronte all’appartamento dell’uomo, un foro posizionato ad un’altezza di circa 100 centimetri dal suolo ed in direzione compatibile con la posizione della vittima.
La ricostruzione è stata poi corroborata dalle dichiarazioni assunte dagli altri vicini che avevano udito gli spari, nonché dalla conferma da parte del figlio della vittima della dinamica del fatto e dell’intento bellicoso del padre, provato da mesi di angherie subite da parte dell’intero vicinato.
Pertanto, incrociando i dati acquisiti tramite le dichiarazioni del figlio di Gentile, della vittima e dei testimoni con le immagini registrate dall’impianto di video-sorveglianza, si è avuta contezza dello scatto d’ira dell’arrestato che, udito le lamentele del vicino, si è affacciato sull’uscio del proprio appartamento impugnando un fucile e d’impeto lo ha puntato in direzione della vittima che, solo per puro caso, non ha riportato conseguenze negative.
Malgrado le immagini non abbiano consentito di accertare l’esplosione di entrambi i colpi di fucile era comunque evidente l’intento omicidiario di Gentile che è stato quindi arrestato e condotto nel carcere di Foggia.