Il Partito Democratico di Manfredonia ha scelto il confronto con i militanti, gli elettori, i cittadini, organizzando la Festa de l’Unità e la partecipazione ha confortato la decisione del gruppo dirigente. Alla “tattica del silenzio” è stata preferita l’analisi della crisi amministrativa e politica, lealmente affrontata in piazza Ferri da Michele Bordo, Mariagrazia Campo e Gaetano Prencipe nel primo dibattito ospitato dalla Festa. La riflessione, anche autocritica, sulle responsabilità, individuali e collettive, è stata la premessa al ragionamento sul rilancio dell’attività politica del Partito Democratico fondata sulla ripresa, quotidiana e continuativa, del dialogo con i cittadini, con le organizzazioni e le associazioni che ne incarnano lo spirito comunitario e ne rappresentano le istanze e le visioni. Molto sarà condizionato dall’esito del lavoro della commissione prefettizia, che sarà doverosamente e convintamente rispettato; eppure sarà quella l’opportunità da cogliere per avviare la piena e diffusa riconnessione tra il PD, il centrosinistra e la città di Manfredonia.
I temi del governo regionale declinati in chiave territoriale sono stati affrontati da Paolo Campo nell’intervista pubblica realizzata da Felice Sblendorio. Fuor di propaganda retorica, è stata ricondotta alla verità dei fatti la programmazione del futuro dell’ospedale di Manfredonia, che non sarà chiuso o depotenziato e, al contrario, potrà offrire ai cittadini manfredoniani e garganici servizi più e meglio integrati con i due policlinici di San Giovanni Rotondo e Foggia. Lungo e articolato il ragionamento svolto dal presidente del Gruppo regionale del Partito Democratico con la consapevolezza della superiore attenzione rivolta dalla Regione alle istanze territoriali, rispetto al passato, e della necessità di articolare una nuova visione che orienti il superamento della suddivisione delle risorse in base a criteri quantitativi o campanilistici e la fondi su programmi articolati di sviluppo economico e attenzione ai bisogni emergenti di tutela sociale e ambientale. A chiudere la Festa de l’Unità un evento musicale e conviviale che ha riempito piazza Ferri di incontri, sorrisi e chiacchiere estive. Proprio come si conviene a una festa politica di popolo.