“Apprendiamo dai media che alcuni sindaci della provincia di Foggia lamentino che i progetti presentati nell’ambito del Cis non abbiamo costituito una proposta organica e articolata o che alcuni comuni siano stati esclusi volutamente dal Cis o, infine, che le scelte effettuate abbiano favorito ‘politicamente’ alcuni comuni o sindaci a danno di altri. Noi, invece, siamo certi che l’esame dei singoli progetti sia stato condotto in modo rigoroso e che si sia basato esclusivamente su valutazioni oggettive quali: il grado di approfondimento della progettazione (se preliminare o definitiva o esecutiva), la reale ricaduta sullo sviluppo del territorio e della Capitanata, il volano occupazionale diretto e indiretto, l’immediata fattibilità, la correttezza della quantificazione dei costi, ecc”. A dichiararlo è il senatore foggiano del M5S, Marco Pellegrini.
“Se i sindaci lamentano una assenza di organicità del complesso dei progetti presentati, evidentemente, vogliono fare profonda autocritica ma forse non se ne sono accorti. Evidentemente, con colpevole ritardo, hanno capito che non sono riusciti a fare rete, benché avessero tutto il sostegno e l’aiuto da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministro per il Sud, di Invitalia e benché abbiano ricevuto – da noi stessi parlamentari – inviti, formali e per le vie brevi, a cogliere questa straordinaria opportunità. Evidentemente hanno compreso, con colpevole ritardo, che questa è una occasione troppo importante per la nostra provincia e che, quindi, ciascun soggetto istituzionale coinvolto deve operare al meglio delle proprie possibilità”.
“Noi eletti del M5s di questo territorio prendiamo atto di questa incapacità programmatoria e progettuale di alcuni Comuni e, volendo correggere la rotta, ci metteremo ancor di più a loro completa disposizione. A tal fine, a partire dalla prossima settimana, incontreremo tutti i 61 sindaci della provincia per pungolarli ulteriormente e, se occorre, per essere d’aiuto nella redazione e presentazione di nuovi progetti nell’ambito del Cis. Progetti, però, che dovranno avere come obiettivo l’intera Capitanata (non solo il proprio paese e/o il proprio ‘orticello elettorale’), che guardino al futuro e alle reali vocazioni del territorio e, infine, alle solide prospettive di sviluppo. Questi sono i criteri basilari che dovranno contraddistinguere i nuovi progetti e, se così sarà, sarà più semplice farli finanziare nell’ambito del Cis”.
“Quel che è certo – concludono – è che, ad oggi, il Governo sostenuto dal M5s ha stanziato fondi che porteranno in Capitanata investimenti superiori a 500 milioni di euro. E questo non succedeva da decenni. Noi facciamo i fatti e speriamo fortemente che tutti i sindaci facciano altrettanto”.