
Un’intervista a Daniela Marcone ha dato il via alla seconda puntata di “Prima dell’Alba (la rampa)”, trasmissione di Rai 3 condotta da Salvo Sottile. Ieri sera, lunedì 24 giugno, la vicepresidente foggiana di Libera ha raccontato di suo padre Francesco, direttore dell’ufficio del registro morto ammazzato dalla mafia il 31 marzo 1995. “Da quel giorno cerchiamo la verità come l’80% dei parenti delle vittime di mafia di questa”.
Di quel terribile giorno ha ricordato ogni dettaglio: “Trovai la polizia sotto casa al mio rientro. Poi notai mio padre riverso a terra nel portone di casa. Entrai disperata”. Dopo 24 anni, Daniela Marcone vive ancora nella speranza di avere giustizia e lo fa accanto a don Ciotti, leader e trascinatore di Libera contro le mafie. “Ho incontrato l’associazione nel 1996 e capii che dovevo lottare per una storia più generale. Per conoscere e far raccontare anche le altre vittime pugliesi. Mio padre non era un eroe, faceva il suo lavoro e lottava per la sua terra. Era coraggioso, quello si. Oggi ci vorrebbe un po’ più di coraggio da parte di tutti. Il coraggio è importante”.