A chi andrà l’assessorato alla Cultura al Comune di Foggia? Sull’assessore uscente Anna Paola Giuliani, entrata anche in consiglio comunale terza classificata col premio di maggioranza in una delle due liste civiche di Franco Landella, DestinAzione Comune, si rincorrono i rumors. Ambirebbe al suo ruolo anche la vocalist Germana Schena, moglie di Fausto Leali.
Il concerto finale dell’artista insieme allo strepitoso gruppo di musicisti è stato senza dubbio una grande volata per Landella. Un colpo finanziato dall’imprenditore amico Matteo La Torre, che ha riempito di note il silenzio elettorale fino alla domenica del voto.
Ma può un grande concerto essere ricompensato con l’assessorato? Anche dal punto di vista squisitamente elettorale Schena, candidata in Forza Italia, vale meno di Giuliani. La prima ha raccolto meno della metà dei voti della seconda, 250 contro 575. E 78 voti pare siano stati anche annullati alla politica sanseverese.
E prima di Schena ci sono altri azzurri, a cominciare da Antonio Bove e Sonia Ruscillo. Insomma non mancano i distinguo interni in Forza Italia. Può l’assessora Giuliani, che tante feste di piazza ha battezzato, cadere per un concerto?
Nel mondo della cultura foggiano, che avrebbe fatto pressing anche su Pippo Cavaliere se fosse diventato sindaco, sono pronti a fare le barricate se Anna Paola Giuliani non sarà riconfermata. Tanti, da sinistra a destra fino ai pentastellati, si riconoscono nel lavoro copioso che la politica ha saputo mettere in campo insieme alla squadra dell’assessorato diretta da Carlo Dicesare. “È viva Foggia”, è uno slogan che parte soprattutto dalle iniziative culturali. Teatro Giordano, Libando, Giordano in Jazz, il Volo dei Desideri ed altre manifestazioni.
Il creativo Gioacchino Rosa Rosa, che aveva presentato la candidatura Anna Paola Giuliani, si dice sconcertato della possibilità di una rimozione della politica. “Non ho mai pensato che Anna Paola Giuliani potesse non essere confermata nel ruolo di Assessore alla Cultura del Comune di Foggia, anche nell’ipotesi in cui non fosse stata eletta nel consiglio comunale – rileva alla nostra testata -. Spero che la voce che il suo posto potrebbe essere preso dalla Schena sia assolutamente infondata e non venga dall’enturage del nostro sindaco perché in caso contrario non ci sarebbe nessuna, e dico nessuna, giustificazione per questa sostituzione”.
E ancora: “Ad Anna Paola Giuliani è riconosciuto universalmente, anche dalle opposizioni, di aver fatto un ottimo lavoro. L’Assessorato alla Cultura è stato il biglietto da visita dell’Amministrazione Landella, e la sua riconferma a sindaco è dovuta, in parte, anche alla enorme visibilità ottenuta da una gestione obiettiva, garbata, pulita ed efficiente e innovativa dell’assessorato retto dalla Giuliana con il dirigente Di Cesare. Sostituire la Giuliani sarebbe un autogoal imperdonabile, una follia e una perdita di consenso da parte del sindaco Landella che non potrebbe giustificare una scelta così sconsiderata. No, non credo Franco Landella farebbe mai uno sbaglio così plateale e penalizzante per lui e per la città. Punire chi ha dato tanto è un suicidio politico. Per quale motivo la Schena dovrebbe prendere il posto di Anna Paola Giuliani? Perché è una brava cantante ed è la moglie di Fausto Leali? Non mi sembra abbastanza. La Schena, persona degnissima e brava cantante, non solo non ha nessuna esperienza né di politica e tantomeno di gestione di un assessorato, ma il suo lavoro non le garantirebbe neppure la presenza costante e pressante che questo ruolo esige così come è stato per questi 5 anni con Anna Paola Giuliani”.
Anche Daniela D’Elia, che ha collaborato tanto con l’assessorato e che ora è protagonista di un progetto di poesia in carcere, è netta. “Interrompere un lavoro così grande che non era mai stato fatto prima a Foggia e affidare a qualcun altro che non ha le competenze, ma ha le conoscenze, sarebbe un errore, una follia. Anna Paola si è fatta le ossa, conosce tutti i meccanismi e poi anche per la città non sarebbe giusto, ricominciare tutto d’accapo. Noi dobbiamo andare avanti, non si possono interrompere tutto questo lavoro enorme che è stato fatto in questi anni. La cultura è il fiore all’occhiello di questa amministrazione, uno deve essere coerente e premiare chi ha lavorato con serietà, lungimiranza e sensibilità senza retorica ma con i dati di fatto. Anna Paola è stata trasversale, non ha colore, ha interpretato esattamente e perfettamente il significato di cultura, per tutti i gusti. Non ha colore politico, ha lavorato per chiunque, senza fare leva sulla simpatia o sull’antipatia, ma sui meriti delle persone e delle proposte. Se ciò non dovesse avvenire saremo in mobilitazione, in agitazione e in mobilitazione”.