Quattro affidamenti dubbi gestiti dall’assessorato ai Servizi Sociali di Erminia Roberto rischiano di travolgere gli ultimi giorni di campagna elettorale al Comune di Foggia.
Ieri il sindaco Franco Landella in autotutela ha ritirato tutti gli atti e revocato gli affidamenti. Ma oggi in conferenza stampa i suoi rivali, Pippo Cavaliere del centrosinistra extralarge e i due suoi nuovi scudieri, Giuseppe Pertosa e Giuseppe Mainiero hanno rivelato quello che chiamano “clima pieno di vischiosità”. “Con serenità e pacatezza dobbiamo rappresentare cose che la città deve assolutamente sapere”, ha esordito Pippo Cavaliere.
Di che si tratta dunque? Andiamo con ordine. La Regione Puglia ha messo a disposizione dei Comuni dei fondi per aprire degli sportelli territoriali in contrasto al disagio sociale. Sportelli da allestire nelle parrocchie e da affidare ad associazioni no profit. Secondo Cavaliere quello che è accaduto dopo è “la rappresentazione plastica delle osservazioni fatte dall’Osservatorio Cottarelli sulla resa della spesa pubblica”.
L’11 marzo viene pubblicato un avviso esplorativo per sportelli sociali dedicato soggetti fragili, che si chiude il 18 marzo, ma non produce effetti.
Dell’avviso pubblico , secondo i tre, le parrocchie non ne sanno nulla, 3 parroci su 4, da loro contattati non ne sanno loro. E neppure la Curia, come afferma Cavaliere.
Si apre un successivo iter e il 24 maggio viene redatta dal nuovo dirigente ai servizi sociali, il dottor Maurizio Guadagno che sopravviene a Claudio Pio Taggio, la determina 190 per le 4 associazioni che si occuperanno degli sportelli. Il finanziamento è pari a 80mila euro, 20mila cadauno.
C’è il tema delle diverse rimozioni dei vari dirigenti ai servizi sociali che si sono succeduti. Vi sono ben 16 decreti di nomina, il dottor Taggio, che aveva sostituito Nicola Ruffo, è stato sostituito un mese fa con l’interim a Guadagno, che è anche responsabile dell’anticorruzione.
Quest’oggi i tre candidati hanno fatto i nomi degli affidatari, mostrando le foto delle sedi con un ampio dossieraggio. Sedi che a loro dire coinciderebbero con alcuni comitati elettorali di Roberto.
Ripercorriamo le date. Il 24 aprile 4 APS presentano, tutte nello stesso giorno, progetti coerenti con l’avviso esplorativo. Il 21 maggio è aperta l’istruttoria tecnica delle istanze. Il 22 maggio l’istruttoria è chiusa. Il 24 maggio il segretario generale del Comune e dirigente del Piano Sociale di Zona firma la determina n.190 di assegnazione temporanea e sperimentale per un semestre alle stesse 4 Associazioni di Promozione Sociale di un servizio di sportello in favore dei soggetti fragili dal lunedì al sabato per tre ore al giorno da svolgersi presso altrettante parrocchie.
Il finanziamento di quest’azione sperimentale è di 80.000 euro: 20.000 euro per ciascuna delle APS.
Cavaliere ha elencato i soggetti: “Camminare Insieme di Loviso Leonardo, Noi con te di Gravina Mariassunta in Via Urbano, Enjoy Sant’Alfonso Pio di Mario De Filippo e Celeste di Bernardette Cappelletta. Nessuna dell’aps ha i requisiti di legge per gestire il servizio di segretariato sociale dal momento che l’iscrizione all’albo è stata fatta solo nelle ultime settimane o qualche mese fa e non ha un’iscrizione di almeno 6 mesi di tempo come sarebbe necessario. L’Aps Celeste di Bernardette Cappelletta ha sede presso la stessa abitazione di Bernardette, che è la stessa persona che è stata nominata all’Ataf”.
Ci sarebbe anche il coinvolgimento di Antonio Paolo Buonpensiero, figlio dell’assessora Roberto e vicepresidente di Noi con te. “Questa vicenda incrocia un’altra, quella dell’Ataf – ha aggiunto l’ingegnere -. La consigliera Ermelinda D’Alessio ha rassegnato le dimissioni e vengono presentate il 29 aprile ma protocollate solo un mese dopo. Scopriamo che la signora era anche candidata nella lista Foggia Vince. Come mai c’è un notevole ritardo tra le dimissioni e la loro accettazione? Non è dato sapere se il ritardo sia causato da un ritardo di comunicazione in Ataf o dalla volontà del sindaco di riservarsi la decisione a seconda delle vicende elettorali”.
E ancora in conclusione: “La mia la nostra è una denuncia civica e politica. I fatti ci dicono che ci sono ampie zone di opacità tanto da fare dire che i fondi che dovrebbero essere utilizzate per le persone bisognose ma che servono anche ad altri fini. In questa campagna elettorale ne ho viste tante, ma quest’atto immorale coinvolge vaste sacche di povertà. La cosa che più mi turba a livello interiore è pensare che i fondi pubblici possano essere gestiti per interessi personali”.
Duro Mainiero, artefice con altri dei dossier e pronto a denunciare tutto in Procura. “Sono atti di cui Guadagno deve dare contezza. I servizi sociali sono stati utilizzati come azienda a conduzione familiare, con un dirigente che ruota di continuo. Cos’altro deve accadere perché la competizione possa svolgersi nel rispetto delle regole democratiche?”.
Dal centrodestra alzano le spalle. Anche i centristi sarebbero imbarazzati dalla gestione della loro amministratrice.