La Polizia Penitenziaria di Foggia in ansia per l’assistente capo e coordinatore Salvatore Vincenti, in coma farmacologico. Tutto il corpo di polizia si stringe intorno al collega.
“È soprattutto un nostro caro amico – si legge nella lettera aperta dei colleghi ed amici di Salvatore –. Lui è buono e cortese con tutti. Ha sempre una parola gentile e ti saluta ogni volta che ti incontra. Salvatore è un bravo figlio ma è anche un papà eccezionale. Sempre disponibile e allegro pronto a donare un sorriso a tutti. Salvatore era in buona salute fino a quando un giorno ha cominciato a stare male. Uno, due, tre ricoveri e ogni volta tornava a casa e ricominciava a lavorare con la stessa passione che lo ha sempre contraddistinto”.
E aggiungono: “La sera del 21 maggio, Salvatore era a cena con un amico e si è sentito male. La corsa in ospedale dove la situazione è apparsa subito gravissima. Codice rosso, dicono sia ictus celebrale. Salvatore ora è lì, nel reparto di rianimazione degli Ospedali Riuniti di Foggia. Intubato, legato a mille fili e la sua vita in grave pericolo. Tutti i familiari, gli amici e i colleghi in attesa di un miracolo, in attesa del suo risveglio. Salvatore è un figlio nostro, un fratello, un amico”.