“L’orario estivo dei collegamenti ferroviari tra la Puglia e Roma riserva ai foggiani l’ennesima sorpresa negativa: una coppia di treni fermerà a Barletta, ma non a Foggia. Il capoluogo dauno sarà l’unico ad essere saltato da questo collegamento, con immaginabili ricadute negative per l’intera Capitanata”. Lo ha dichiarato il candidato sindaco del centrosinistra, Pippo Cavaliere.
“Tutto ciò avviene con al governo del Paese Lega e Movimento5Stelle e al governo della città Franco Landella. Proprio l’Amministrazione comunale retta da Lega e Forza Italia ha siglato lunedì scorso una convenzione con Rete Ferroviaria Italiana come se la discriminazione appena annunciata non avesse importanza e senza il minimo accenno di protesta per la ritardata presentazione del progetto e l’avvio dei lavori della seconda stazione.
Proprio l’assenza di tale infrastruttura ha determinato il salto di Foggia ed ecco perché abbiamo indicato come priorità programmatica la realizzazione dell’hub intermodale con la 2^ stazione e degli interventi di sistema correlati.
Interventi che l’Amministrazione comunale uscente ha annunciato come definiti e imminenti a dicembre scorso, mentre ad oggi non risulta la presentazione di alcun progetto e, per conseguenza, incassiamo l’ennesimo schiaffo alle esigenze di trasporto e servizio per i foggiani.
Ad aggravare la situazione c’è l’assenza della previsione di una stabile connessione ferroviaria tra le due stazioni, indicata come essenziale e strategica dal Consiglio comunale e ignorata dall’Amministrazione com’è accaduto per molte altre delibere consiliari.
Sono fermamente convinto che fino a quando non sarà realizzata la seconda stazione – conclude Cavaliere – tutti i treni che collegano e collegheranno la Puglia alla Campania e al Lazio devono fermarsi a Foggia e mi impegno fin d’ora ad adoperarmi affinchè ciò avvenga quando saremo al governo della nostra Città.
La replica di Landella
“Il candidato sindaco del centrosinistra – quello di Orazio Ciliberti e Gianni Mongelli, per intenderci – sostiene che l’assenza di una fermata a Foggia nei nuovi collegamenti ferroviari sul Frecciargento Bari-Roma sia in definitiva una responsabilità dell’Amministrazione comunale. ‘Proprio l’assenza di tale infrastruttura (la seconda fermata ferroviaria) ha determinato il salto di Foggia’, scrive Pippo Cavaliere, ignorando che i Frecciargento continuano a fermarsi a Foggia anche senza la seconda fermata. Con tutto il rispetto per il mio avversario, dunque, direi che siamo alla fiera dell’assurdo. O se vogliamo all’ossessione quasi patologica.
La decisione compiuta da Trenitalia si basa su una valutazione di mercato, cioè sull’esistenza di un bacino di utenza che giustifichi la fermata intermedia. Ora, questa decisione è sicuramente discutibile. Ed io intendo discutere con i vertici di Trenitalia, come ho già fatto in passato, anche se Cavaliere evidentemente era distratto, per capire quanto i numeri sostengano la validità di questa scelta. Ma è del tutto evidente che non c’entra nulla con la questione infrastrutturale di cui egli parla a sproposito. Peraltro ricordo al candidato della coalizione di Orazio Ciliberti e Gianni Mongelli che il disegno di tagliare fuori Foggia dalle fermate intermedie è stato pensato e proposto dal sindaco di Bari del Partito Democratico, Antonio Decaro, ed avallato dalla Regione Puglia guidata da Michele Emiliano.
Il nostro territorio nel trasporto su ferro ha senza dubbio un problema infrastrutturale, che è la conseguenza dello sciagurato accordo sul ‘baffo’ firmato dalla Regione Puglia governata dal centrosinistra e Nichi Vendola e dall’Amministrazione comunale guidata da Gianni Mongelli. Un accordo che bypassava Foggia senza neppure prevedere la realizzazione della seconda fermata, che io ho preteso ed ottenuto per rimediare a quell’errore gravissimo, recuperando con certezza un finanziamento ingente ed importante, confermato e presentato a Foggia dal responsabile della Direzione Investimenti per il Sud di RFI, Roberto Pagone, e dall’ingegner Ciro Napoli, dirigente di RFI e responsabile del progetto. È chiaro che i lavori per la sua realizzazione non sono ancora partiti, perché com’è noto non competono al Comune e non possono essere effettuati in un paio di settimane, cosa che Cavaliere fa finta di non sapere.
Il candidato sindaco espressione della brillante ed autorevole coalizione politica che ha prodotto il fallimento dell’azienda Amica e che ha determinato il predissesto finanziario si rilassi. Faccia un bel respiro e la smetta di fare la faccia feroce contro l’Amministrazione comunale per qualunque cosa accada. Un po’ più di serietà non guasterebbe. E, se ci riesce, anche un sorriso ogni tanto non farebbe male”.