Commozione nel Duomo di Cerignola per l’ultimo saluto a Donato Monopoli, il 25enne morto dopo 7 mesi di coma provocati da una brutale aggressione presso la discoteca di Foggia, “Le Stelle”. Per questa vicenda sono accusati di omicidio aggravato da futili motivi, due coetanei foggiani della vittima, Michele Verderosa e Francesco Pio Stallone. “Donato non è morto per fatalità ma per conseguenza di una violenza gratuita e banale, spesso esercitata da personalità vuote e cuori malati”, ha detto durante l’omelia il vescovo, Luigi Renna mentre fuori gli amici del giovane esibivano uno striscione con la scritta “Giustizia per Donato”.
“Al di là del momento storico – ha proseguito Renna -, la banalità del male si ripresenta, ad esempio quando si inizia a pensare che sia normale pestare un coetaneo o come quando, a Manduria, dei giovanissimi si accaniscono sul corpo di un debole. Fate bene a chiedere giustizia, non è un di più, è ciò che regge il mondo, mai bisogna rinunciare alla giustizia perché essa regge le relazioni. Se la giustizia deve punire non lo fa per vendetta ma perché il male ha un peso. Preghiamo perché si faccia giustizia e sosteniamo la famiglia perché si faccia giustizia. Donato era un bravo ragazzo che la sua vita se la voleva godere con pulizia della giovinezza”.