“Si, Pertosa sindaco per non votare le solite facce”. È questo il senso più sincero della mobilitazione attorno a Giuseppe Pertosa, candidato sindaco con due liste civiche, Lista Pertosa e Forza Foggia.
Dal prossimo weekend i candidati avranno un secondo quartier generale in centro, in Corso Cairoli.
Mini nursery, sport card per i meno abbienti e contro l’obesità infantile, ufficio Europa. Il programma di Pertosa, sviluppato in 6 macroaree e 36 pillole, ha un carattere molto sociale.
“Dare spazio ai giovani e trovare persone che ci credono non è stata cosa da poco. Abbiamo un folto e nutrito gruppo di donne. Abbiamo bisogno di quella parte di Foggia che ha voglia di vivere al passo con i tempi, vi voglio vedere carichi. È una campagna elettorale difficile”, ha arringato Pertosa prima di presentare i suoi.
Non tutti i candidati erano presenti in Viale Michelangelo.
Ecco le parole di chi c’era.
Giacomo Palumbo, conosce Pertosa dai tempi di Amendola, per Sabrina Grassi il candidato va votato perché è una persona perbene, del resto aggiunge, “dobbiamo credere in qualcosa visto che in questa città non c’è più niente in cui credere”.
Alfonso Russo ex dipendente di Trenitalia cerca un vero cambiamento come anche Giancarlo Giannini e Donatella Varraso.
Vanessa Lioce candidata insieme al fratello Antonio è da 7 generazioni foggiana purosangue. “Mi piacciono le sue idee, il vostro voto farà la differenza”. I Lioce non sono gli unici familiari, c’è anche una coppia, marito e moglie, candidati, Clelia Cupertino e Alfredo Del Vecchio che propongono l’adesione di Foggia al network delle famiglie.
Articolata la presentazione di Peppe Scillitani. “Sono fra i pochissimi a conoscere Pertosa da quando era ragazzino, l’ho visto nascere. Le liste altrove sono tutte preconfezionate sulla scia di personaggi che hanno sempre dettato le linee. La sua squadra è variegata, intendo questo impegno nel lavoro. Vorrei cercare di fare qualcosa di concreto per Foggia”.
E poi Mario Forcelli, Antonella Iagullli, Lelio Costantino, l’amato prof di Educazione Fisica Andrea Bozza che apprezza la “ventata di freschezza” di Pertosa, Antonio Molinaro, Giuseppe Malchionda, Sara Pignataro, gli avvocati Fabio Filograsso e Rudi Cavallone. “Ho accettato per la sua voglia di fare, il suo è un programma non di promesse da marinaio. Abbiamo bisogno di sperare che questa città sia migliore di quella in cui siamo cresciuti”.
Luigi Raviele farmacista ha accettato perché “Giuseppe emana ottimismo, è una persona positiva, bella, onesta”.
E ancora Valerio Pironti, Sergio Candido per il quale “Giuseppe vuole combattere l’inesorabile declino della nostra città”, Cristina D’Onofrio consulente finanziaria per Poste Italiane e insegnante di musica che in Pertosa ha “visto un volto nuovo” e si sebte “stanca delle solite promesse” e vuole “credere ancora in questa città”.
Singolare il sostegno di Marco Ambrosini appassionato di storia, di papi ed ipogei. “Ho un privilegio ho conosciuto da poco Pertosa, sono un volontario dell’associazione Ipogei, lui è un lord inglese ma ho visto la concretezza, ha degli aspetti di Federico II, è un uomo che è andato contro tutti. Come dice Kennedy, gli uomini vincenti trovano sempre una strada gli altri una scusa”. Si sono presentati anche Salvatore Scuotto e Annarita Magnatta docente al Masi, che ha detto si a Pertosa perché “basta leggere il programma, non è un programma fatto di promesse, ma di certezze concretezze, che nascono dall’educazione”, Vincenzo Ferrara, Francesco Gesualdo ingegnere, Angela Squitieri assicuratrice e Gerardo Patruno amico da tempo immemore del candidato sindaco. “Meritiamo una chance per questa città”, la sua conclusione.