Pene esemplari al gruppo di spacciatori di San Severo. Il Tribunale di Foggia, seconda sezione penale (giudice Di Maria), ha inflitto pene per un totale di 23 anni di carcere. Condannata Maria Soccorsa Marolla a 6 anni di reclusione e 27mila euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Stessa sorte per Italia Di Fiore, alla quale è stata comminata la stessa pena. Quattro anni e 18mila euro di multa – alla luce della scelta del rito – per Giuseppe Rendina. Infine, sette anni e 35mila euro di multa, oltre alle spese processuali e di mantenimento in carcere per Rita Gaggiano. Entro 60 giorni il termine per il deposito della motivazione.
I quattro furono arrestati dai carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. nel dicembre dello scorso anno, durante un servizio di controllo del territorio concentrato nei confronti di una palazzina di via Ruggiero Grieco, dove era stato segnalato un continuo via vai di persone, presumibilmente per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Al termine di una mirata e prolungata osservazione a distanza, i militari fecero irruzione all’interno dell’appartamento di Italia Di Fiore, classe ’41, già arrestata in passato per reati connessi agli stupefacenti e sottoposta ai domiciliari in quel periodo.
All’atto dell’irruzione, i carabinieri trovarono altre tre persone, Maria Soccorsa Marolla, classe ’83, Rita Gaggiano, classe ’70 e Giuseppe Rendina, classe ’97, sorprese sedute attorno ad un tavolo del soggiorno, con ancora sopra dell’eroina e tutto il materiale per il suo confezionamento in dosi, più diversi involucri già confezionati. In pratica l’appartamento era utilizzato come centrale di confezionamento e di spaccio di droga. Al termine della conseguente perquisizione, i militari effettuarono un controllo anche a casa della Gaggiano, proprio dirimpetto a quella appena ispezionata, dove trovarono ben nascoste, altre confezioni di eroina, hashish, cocaina e marijuana. Al termine dell’attività furono sequestrati, in totale, 902 grammi di eroina, 200 circa di hashish, 110 circa di marijuana e 10 di cocaina.
Oltre alla Di Fiore, era ben nota agli inquirenti anche la Marolla, arrestata già nel novembre precedente nell’ambito dell’operazione “Robin Hood” contro il clan Nardino di San Severo.