L’estate scorsa i tifosi sognavano il tridente delle meraviglie formato da Galano, Iemmello e Mazzeo ma a soli tre mesi dalla fine del campionato, tra cambio allenatore e svariati moduli di gioco le tre punte non sono riuscite ad esprimersi al meglio. Un rendimento piuttosto basso per l’attacco rossonero: quattro reti per Mazzeo e Iemmello, due per Galano. 13 gare restanti per il Foggia e quint’ultimo posto in classifica spingono la squadra di Padalino verso un unico obiettivo da qui a metà maggio: salvare il Foggia in B. “Dobbiamo dare continuità ai pareggi con una serie di vittorie che forse mancano per inesperienza o decisioni arbitrali” – è il pensiero di Pietro Iemmello -. Penso che il momento sia positivo a livello di risultati utili, manca la vittoria e i tre punti – ha spiegato il Re (come lo chiamano i tifosi) -. Siamo comunque sulla strada giusta e in crescita. A Padova abbiamo concesso poco o niente, così come a Palermo, il rammarico che viviamo nasce da quello. Io sto bene, ovvio che non sono soddisfatto della situazione, ma da qui alla fine mancano ancora partite importanti. Noi attaccanti non abbiamo fatto tanti gol, ma non c’è una spiegazione logica. Penso sia superfluo dire che non arrivano i palloni. Ci manca solo la vittoria, è l’unico tassello che manca”.
Prossimo ed importante banco di prova sabato alle 18 contro il Benevento. “Sabato è scontato dire che sarà una gara importante – ha detto il numero 9 -. Va affrontata nel migliore dei modi. Il Benevento è una squadra costruita per vincere con giocatori doppi in ogni ruolo. Sarà una partita complicata ma bella da giocare. Sì è la mia ex squadra ma per me ora conta solo salvare il Foggia. Ho giocato con loro in Serie A, sono stato sempre male per via del ginocchio, ma lì sono cresciuto a livello umano, ho capito tante cose. Nel negativo ho trovato qualcosa di positivo. Ora però ho voglia di tornare a segnare allo Zaccheria” – ha espresso l’attaccante di Catanzaro -.
Meglio la difesa, ma poca sintonia in attacco.“A parte Billong in difesa stanno giocando sempre gli stessi. Non voglio pensare alla sfortuna, bisogna crederci e basta. Le occasioni le abbiamo avute, non siamo stati precisi e non le abbiamo saputo sfruttare – ha dichiarato Iemmello -. Sicuramente dall’arrivo di Padalino la difesa è più quadrata, non dico che era colpa di Grassadonia, ma il mister ci ha dato una mano a diventare più compatti”.
Il pensiero nei confronti del capitano Agnelli.”Nella vita da calciatore spesso quello che fai viene dimenticato. Cristian è unico, non ho mai conosciuto una persona come lui. Agnelli è come se fosse un tifoso che gioca – ha detto Iemmello -. Se riceve le critiche dalla sua città sta male, non dorme la notte. Questo vi fa capire quanto ci tiene”.