Il centrodestra sanseverese dopo la scazzottata di ieri ai danni di Primiano Calvo, un ex An e tra i primi salviniani della provincia di Foggia, è piombato in un nuovo baratro.
Sembra ormai quasi certa la candidatura a sindaco dell’azzurra Rosa Carolina Caposiena (al centro nella foto in alto), preferita all’assessore alla Cultura di Foggia, anche lei figlia d’arte Anna Paola Giuliani, ma il clima resta molto teso, anche dopo la decisione del segretario regionale Andrea Caroppo.
Resta un mistero chi abbia sferrato il pugno che ha ferito Calvo. Ma a farne le spese è stato l’ex segretario cittadino Matteo Fontanello (in alto a sinistra), imprenditore della Pegaso, sostituito in corsa da Marcello De Filippis, un uomo a lui vicino.
“Si continua a lavorare per il partito, per il gruppo e per la città! Tante cose saranno dette e probabilmente altrettante saranno smentite, l’unico dato certo è che noi impiegheremo sempre le nostre energie per il bene di San Severo”, ha scritto De Filippis. “La Lega sarà a San Severo più presente e carismatica di prima. La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci e per noi tesserati rappresenta una mancanza di vocabolario. L’indifferenza è peggio della violenza perché da Lei non puoi difenderti. Bravo Andrea Caroppo per la scelta coraggiosa di ripartire dai giovani. C’è aria nuova”, hanno rilevato alcuni leghisti.
Lorena Di Salvia ha manifestato la propria vicinanza all’ex assessore e pupillo del compianto sindaco Giuliano Giuliani. “Ciao Primiano a prescindere dalla posizioni che si possono condividere o meno, a prescindere dalle idee e dai contesti, in politica si dialoga, si dibatte e ci si confronta sempre e solo con le parole o al massimo con carta e penna, la violenza non è giustificata, nemmeno giustificabile e tanto meno ammesso”.
Di tali escandescenze se ne potrebbero avvantaggiare il sindaco uscente Francesco Miglio in primis, ma anche il giovane civico candidato Nazario Tricarico, che a l’Immediato è netto: “Non so cosa si porti dietro Rosa Caposiena, quello che è accaduto ieri è un esempio di quello che ho sempre rimproverato a Rosa, ossia il fatto di non prendere la distanza dalla vecchia politica e soprattutto da personaggi molto ambigui. Tutto ciò ha pregiudicato molto del nostro percorso politico, per questo non mi sono mai seduto al tavolo del centrodestra: il centrodestra è pieno di personalità ambigue. Marcello De Filippis è legato a Matteo Fontanello, è uno dei suoi amici più stretti”.