Tenuta in gran segreto per giorni, la notizia della consultazione di venerdì sera 11 gennaio al Meetup Unico dell’ex Singer in Via Arpi a Foggia, di cui tutti sapevano nel Movimento 5 Stelle e negli ambienti politici, è divenuta pubblica in queste ore per volontà della consigliera regionale Rosa Barone, che in mesi e mesi di scouting nella società civile non è riuscita a trovare un candidato sindaco che piacesse a tutta la base pentastellata o che accettasse la candidatura da lei proposta.
I nomi in campo venerdì saranno due per la posizione di candidato sindaco, a meno di sorprese interne, perché l’attivista Maria Cassitti e altri potrebbero avanzare la loro disponibilità e chiedere di votare anche sul proprio nominativo. Si valuteranno poi le disponibilità per le candidature a consigliere comunale. Stando ai rumors sono circa 40 gli aspiranti consiglieri e consigliere, di cui almeno 3 da un pacchetto stimato di 600 voti ciascuno.
Per la poltrona da primo cittadino, da un lato, l’ingegner Giovanni Quarato, sostenuto da Rosa Barone, attivista da lungo tempo e vicinissimo a Mario Furore, assistente della portavoce regionale, per il tramite dell’amicizia con le più note gemelle Quarato e la rotariana Antonella Quarato, stretta collaboratrice dell’assessora comunale Anna Paola Giuliani. Nel mondo professionale, Quarato si è distinto per l’iniziativa di Aprià, un’associazione di ingegneri e architetti che diede battaglia alle politiche edificatorie dell’allora assessore all’Urbanistica Michele Salatto ai tempi di Ciliberti sindaco. Poi l’impegno nell’Ordine professionale, dove è tesoriere della presidenza di Maria Rosaria De Santis.
Dall’altro lato l’avvocato cassazionista e tributarista Luigi Sorace, esperto in materia di fondi europei, con buone relazioni nei Palazzi, legato al gruppo del parlamentare Giorgio Lovecchio. Sposato e padre di tre figli, Sorace sinora ha amato stare dietro le quinte, si è avvicinato al Movimento circa 3 anni fa ed è stato consulente degli attivisti per numerose campagne informative e diverse inchieste. Dalle multe non riscosse ai rifiuti fino al dossier di 250 pagine sulla Fiera di Foggia inviato alla Corte dei Conti.
La riunione di venerdì sarà propedeutica ad una possibile consultazione più allargata, laddove non dovesse esserci unanimità. Entrambi i potenziali candidati sindaci potrebbero essere poco empatici sul palco, ma grazie alla concomitanza con le Europee basteranno i leader sicuramente in piazza a galvanizzare anche i più timidi. Quarato, qualora il Pd e il centrosinistra dovessero chiudere su Fabio Porreca (che ha chiesto di correre senza simboli di partito e solo con poche liste totalmente civiche) o sull’ingegner Pippo Cavaliere, presidente della Fondazione Antiusura, sempre più corteggiato anche dalle truppe di Massimo Cassano e da Iniziativa Democratica di Alfonso Pisicchio, pescherebbe negli stessi ambienti trasversali cittadini professionali e borghesi, “d’élite”, come li bollano con sarcasmo nel centrodestra, apportando forse poco valore aggiunto, secondo alcuni osservatori. Sorace sconta invece di essere poco conosciuto sul territorio all’esterno del Movimento.
Il meetup unico formato da 67 elementi si è già consultato sulla spinosa questione di Franco Cuttano, che in diretta a Teleblu era stato pubblicamente sfiduciato dal senatore Marco Pellegrini sull’affaire dei Campi Diomedei. In quel caso finì 30 a 20 in sfavore di Cuttano, epurato dall’ex Singer, con Marco Pellegrini, la deputata Rosa Menga e suo padre, il medico Marcello Menga, a votare contro lo storico attivista.
Sono in tanti in queste ore a chiedergli un impegno diretto in lista, dal momento che Cuttano resta un iscritto alla piattaforma Rousseau e al Movimento. Per ora nessuno lo ha cacciato da lì. “Sarebbe bello se si candidasse, darebbe uno schiaffo a quanti lo hanno offeso e riporterebbe al centro l’ex Iriip”, dice un amico.