Se la stazione Hirpinia sulla Alta Velocità/Alta Capacità Bari-Napoli-Roma è al vaglio dell’analisi costi-benefici al tavolo del Ministro Danilo Toninelli, perché anche la seconda stazione foggiana non dovrebbe essere sottoposta a questo strumento economico valutativo? È un po’ questo l’interrogativo che si pone il consigliere comunale e provinciale Pasquale Cataneo, che insieme a 16 colleghi a Palazzo di Città chiede un consiglio comunale monotematico, che non sia la solita adunata retorica. “Dobbiamo avere un criterio per la valutazione dell’opera. Non ci sono alibi per nessuno ora, con Foggia bypassata. La regione sta a guardare, perché Antonio Decaro aspetta la metropolitana di superficie.
Cataneo rimarca la presenza delle Delibere del Consiglio comunale (n. 13/2017) e del Consiglio provinciale (n.11/2018) sul tema dell’integrazione delle reti di trasporto e dell’Hub intermodale a Foggia, nel documento “atto del Governo n.46”, in discussione in Parlamento, “a differenza di quanto invece presente per altri ambiti territoriali sia regionali che extraregionali per il trasporto ferroviario e per quello di altre modalità e infrastrutture correlate (porti ed aeroporti) ed, infine, tenuto conto di quanto si sta delineando sulle relazioni di trasporto ferroviario da e per Napoli/Roma e sui ritardi e/o mancati finanziamenti di opere utili alle sempre più indispensabili esigenze di mobilità per passeggeri dei cittadini foggiani e per le merci afferenti alla crescita attuale e di prospettiva del sistema produttivo territoriale”. Nella mozione si afferma che i consiglieri “ritengono indispensabile la convocazione urgente e congiunta del Consiglio comunale e provinciale di Foggia, ai sensi dei vigenti statuti e regolamenti consiliari, allargata alla Assemblea dei Sindaci della Capitanata per fare il punto della situazione sulle problematiche sopra richiamate e per definire iniziative e azioni congiunte al fine di non acconsentire agli altri livelli di rappresentanza politica ed istituzionale di non considerare quanto espresso e definito dai livelli di rappresentanza”.
Interviene sul tema trasportistico anche l’ingegner Pippo Cavaliere, presidente della Fondazione antiusura Buon Samaritano. Ecco le sue considerazioni sugli orari invernali di Trenitalia.
“La decisione di Trenitalia si presenta, sotto numerosi punti di vista, irragionevole ed insensata. Ad esempio perché a Benevento e Caserta il treno può fermarsi e perdere i minuti strettamente indispensabili per la sosta, mentre a Foggia non può perdere dieci minuti? Probabilmente qualcuno ci considera i cittadini di serie b e non meritevoli delle dovute attenzioni. Ma c’è soprattutto un aspetto, a mio parere, ben più grave: trasporti, infrastrutture e collegamenti costituiscono i cardini principali ed irrinunciabili per lo sviluppo economico di una collettività e questi elementi sono tanto più importanti e strategici in un contesto in cui la crescita economica e sociale è tarpata dalla presenza sin troppo invasiva ed opprimente della cosiddetta “quarta mafia”, ormai riconosciuta a livello nazionale. Omettere valutazioni in tal senso significa, ancora una volta, sottovalutare il problema: disconoscere le conclamate esigenze ed i sacrosanti diritti di una collettività può produrre nei cittadini una sensazione di abbandono, un senso di solitudine, un turbamento di quel clima di fiducia e di speranza indispensabile per risorgere e soprattutto un indebolimento di quella voglia di riscatto manifestata recentemente dalla parte sana della città”.