
È scontro tra Italia in Comune, la formazione politica del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, e il M5S locale. I pizzarottiani foggiani, guidati a livello provinciale e cittadino rispettivamente da Marino Talia e Francesco Paolo Gentile, stanno tentando di reclutare alcuni delusi pentastellati, a cominciare da coloro che sono stati filtrati dallo staff nazionale di Beppe Grillo alle ultime Parlamentarie fino a coloro che non gradiscono il contratto di governo con la Lega. Talia in diverse bacheche social ha accusato il M5S di non seguire molto i problemi della città e della provincia e di fare una battaglia politica blanda.
È proprio questa critica che i 5 Stelle col loro Meetup unico della sede della ex Singer in Via Arpi contestano aspramente. “Italia in Comune è un piccolo gruppo di ex attivisti che ha deciso di seguire Vincenzo Rizzi- rimarcano dall’ex Singer i militanti- Non c’è nulla di politico nella loro azione. La goccia che fece traboccare il vaso all’epoca fu la decisione di Rizzi di votare alla Provincia per il candidato presidente Francesco Miglio. Non ci possono accusare che siamo esclusivi, come cittadini non abbiamo in Comune un nostro rappresentante. L’unica portavoce per lungo tempo è stata la consigliera Rosa Barone, che sta lavorando tantissimo per il territorio. Si sta dando da fare sugli Ospedali, sull’agricoltura, sulla vertenza caporalato. Avere risultati immediati è difficile. Ma non siamo affatto assenti, come ci accusano”.
Gli attivisti rivendicano le azioni dei loro 8 portavoce in Parlamento. “Fanno come le trottole sul territorio. Il senatore Marco Pellegrini in queste ore sta cercando di interloquire con Rfi per il Frecciargento, molti portavoce hanno incarichi importanti nelle diverse commissioni parlamentari. I pizzarottiani non possono sapere del nostro lavoro, perché da tempo non sono più nel Movimento. Abbiamo degli impegni concreti sulla Fiera e presto ne daremo conto. Altre persone competenti si stanno occupando di ambiente e della bomba ecologica di Passo Breccioso. Loro a differenza del Movimento hanno Rizzi in Comune. Che tipo di opposizione ha fatto sul bilancio? È vero che ha sempre votato contro l’amministrazione Landella, ma non si ricordano sue battaglie. L’unica figura che riconosciamo come vero oppositore è Giuseppe Mainiero”.
Sul meloniano però il Meetup unico è chiaro: senza regole nuove non potrà esserci nessuna alleanza, nonostante la sua apertura e la stima che molti grillini hanno per lui. “Chi ha militato in altri partiti non può entrare o allearsi col Movimento, se loro vorranno appoggiarci volontariamente al ballottaggio potremo solo dirgli grazie”.
Nel Meetup unico si contano ora almeno 67 attivisti dalla militanza fattiva, fatta di accessi agli atti ed esposti, con un nutrito gruppo di giovani, “che sono l’humus per il cambiamento”, osservano persone come Giuseppe De Lillo.
“Tanti cittadini ci chiedono quando andremo in Comune, la città è un disastro, il sindaco Landella ha fallito su tutti i fronti. Uno è il commercio, c’è il Black Friday, ma i commercianti sono costretti ogni giorno a fare il Black Friday e a svendere la loro merce, perché mancano delle misure attivate dall’amministrazione per rivitalizzare il settore”.
Fiera di Foggia, mercato del Venerdì non più attrattivo per gli ambulanti delle province limitrofe, aree verdi, investimenti per creare lavoro, rifiuti, emergenza abitativa. Sono questi i maggiori temi del programma che il Meetup unico sta cominciando a scrivere.
Dopo quell’assemblea pubblica all’Altrocinema non c’è stato troppo silenzio? Come mai non avete avviato altre forme di partecipazione con la città per selezionare il candidato sindaco e i 32 candidati consiglieri? I portavoce si sono “incartati” nei vari affaire, dal Parco del Gargano ai Campi Diomedei, fino alla seconda stazione? Gli attivisti nicchiano a queste domande. I candidati sindaci potenziali ci sono, anche se non si possono ancora svelare. “Ci sono argomenti più importanti della seconda stazione ferroviaria- concludono- il senatore Pellegrini si è attivato per portare un altro treno che parta da Foggia, questo non è più tempo di fare promesse. Sui rifiuti e su molte altre questioni delicate avremo un’idea quando andremo al Comune. Lo rivolteremo come un calzino”.