È stata effettuata l’autopsia sul cadavere di Rodolfo Bruno, 39enne ucciso giovedì scorso in un bar sulla circonvallazione di Foggia. Ben 25 i pallettoni ritrovati tra nuca, torace, spalle e addome. A fare fuoco, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero stati almeno tre sicari: il primo ha fatto irruzione nel bar ed ha esploso i colpi di fucile. Poi, dal retro del locale, sarebbero entrati gli altri due facendo fuoco con una pistola.
Rodolfo Bruno, ritenuto vicino al clan Moretti-Pellegrino-Lanza, si recava spesso in quel bar a giocare alle slot-machine. Esattamente come nel giorno della sua morte. I killer, infatti, lo hanno raggiunto proprio nei pressi di una macchinetta presente nell’attività. Nelle ore subito successive all’agguato malavitoso, gli agenti della squadra mobile hanno effettuato due esami dello stub nei confronti di altrettanti pregiudicati foggiani. Servirà tempo per conoscere l’esito.